Ultima modifica 20 Giugno 2019

Ho 3 figli, il maggiore di quasi 17 anni, la mediana  di 14 e il piccolo di 10.

Tutti veramente diversissimi tra loro come carattere e indole, unica nota in comune l’amore per la pizza e il dormire fino a tardi al mattino!

Il maggiore è quello con cui discuto e litigo più spesso …

Perché?

Forse perché essendo il primo mi trovo davanti a situazioni per me assolutamente nuove che non so quindi gestire forse perché ho aspettative maggiori su di lui rispetto alle reali potenzialità’,  forse perché  mi rendo conto che ha bisogno di essere guidato, forse per tutte le cose insieme.

Purtroppo è sempre piu’ difficoltoso andare d’accordo, da un atteggiamento scontroso da parte sua deriva poca disponibilità da parte mia e così si innesca un meccanismo molto pericoloso. Pero’…..

Pero’ io sono l’adulta, io sono la mamma, io devo per prima, cercare di aiutarlo e quindi ecco che metto in atto tutta una serie di trucchetti per non arrivare allo scontro, per non dover sempre dire no, per cercare di arrivare ad un compromesso pacifico…

Per esempio ho imparato a lasciargli sempre una speranza anche se mi chiede qualcosa di improponibile o assurdo (tipo il cambio di indirizzo scolastico  a 3 gg dall’inizio del 3 anno del liceo(!!)).

Come prima reazione anzichè urlargli in faccia che è una pazzia gli dico chiaramente la mia opinione in maniera assolutamente pacata, quasi distaccata elencandogli le motivazioni, poi però  lo lascio libero anzi lo invito ad andare a verificare di persona le reali possibilità’ (in questo caso è andato lui a parlare direttamente con il  preside della scuola desiderata) dopodichè se ne discute ancora in tranquillita’ e lo lascio riflettere senza intromissioni da parte mia.

Il risultato è stato che ha convenuto che fosse una pazzia e non ne ha più parlato.

Stesso discorso qualche tempo dopo per un’altra cosa sempre inerente la scuola, l’ho ascoltato, ho espresso il mio parere e l’ho invitato a portare avanti la sua decisione…anche stavolta vittoria su tutta la linea!!!

Ho capito che la cosa importante è lasciare a lui la possibilita’ di decidere in autonomia, un po’ come si fa con i piccoli che vogliono decidere loro cosa mettersi al mattino…gli si propongono 2 alternative e li si invita a scegliere tra quelle, di solito funziona: bimbo appagato e mamma serena!!

Altra cosa per me molto utile è parlare, parlare con le amiche, ma quelle vere, quelle che soffrono realmente quando tu stai male, quelle che quando ti vedono con una brutta faccia ti chiedono se hai voglia di parlare, perchè loro sanno che hai bisogno di sfogarti…ed io sono fortunata perchè le mie amiche sono cosi…oltre alla mia meravigliosa ed insostituibile sorella che è proprio il Mio Diario Segreto!!

Ecco parlare con queste persone mi fa vedere le cose da un’angolazione diversa dalla mia, mi fa conoscere altri punti di vista  a volte assolutamente sconosciuti  (avete presente “Il Professore” del film  «L’attimo fuggente»? che invitava i propri allievi a salire sui banchi per vedere il mondo da un altro punto di vista ?) e lì,  capisco molte cose ne vedo tante altre e riesco a dare il giusto peso alle varie situazioni, ciò’ che mi può sembrare una tragedia viene ridimensionata e ciò che magari non ho considerato viene visto sotto un’altra luce.

Altro trucchetto, però molto difficile, è provare a pensare a come eravamo noi  alla loro età e cosa ci saremmo aspettati dai nostri genitori in quell’occasione, beh vi garantisco che a volte mi sembra proprio di rivedermi mentre mi scontravo con mio padre sugli  orari di rientro a casa o riguardo ad altre situazioni un po’ sopra le righe e ricordo anche che non riuscivo a capire il perché mio padre fosse così ansioso e quanto le sue preoccupazioni mi infastidissero!!!!!…

Forse qui,  se ci penso, ma devo pensarci veramente a fondo, riesco ad ammorbidirmi un po’…ma, e questo forse è il mio peggior difetto, divento un po’ logorroica, nel senso che continuo a fargli mille raccomandazioni e a ripetere sempre le stesse cose nella speranza che qualcosa gli rimanga in testa e non commetta fesserie, gli faccio mille domande  cercando di carpire qualche informazione in più’, ma lui avaro come pochi in questo campo, me le  elargisce col contagocce!

Concludendo, vorrei rassicurare le neo mamme ancora molto lontane da queste situazioni dicendo che ognuna deve seguire il proprio istinto di mamma perché anche se si sbaglia tanto non bisogna farne un dramma, perché si cresce con i figli e si impara con loro che  è difficile,ma non impossibile, che è faticoso, ma si puo’ riuscire, che può essere pericoloso ma si sopravvive!

Insomma essere mamma di un adolescente è sicuramente stimolante, non ti fa invecchiare mantiene il cervello bello attivo, impari un mucchio di cose e  può essere perfino molto divertente!

Mamyx3

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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