Bumbleebee la recensione dello spin-off di Transformers

Ultima modifica 18 Dicembre 2018

Diretto da Travis Knight, distribuito dalla 20th Century Fox Bumblebee esce nelle sale il 20 dicembre in 2D e 3D.

Bumblebee è il prequel di tutti film della saga cinematografica Transformers ed è un soldato fedele a Optimus Prime. Lo sfondo delle loro vicende è quello della guerra pluriennale che regna su Cybertron tra le due fazioni avversarie, gli Autobot e i Decepticon, questi guidati da Shockwave dopo la partenza del loro capo supremo Megatron.

BumbleBee

Bumblebee viene mandato sul pianeta Terra per difenderla e per trovare l’AllSpark un artefatto cubico dal grande potere e in grado di creare la vita. Intercettato da Blitzwing si misura con lui in un dura battaglia che lo vedrà sconfitto con innumerevoli danni al suo sistema di memoria. Si rifugerà in un vecchio deposito sotto forma di Maggiolino e verrà svegliato solo grazie a una giovane che lo porterà a casa e cercherà di ripararlo.

Charlie Watson rimasta sola, senza punti di riferimento dopo la morte prematura del padre, capirà velocemente che la macchina nasconde qualcosa di speciale.
Inizia così la conoscenza tra questo robot che si trasforma in automobile e questa adolescente inquieta ma vogliosa di crescere e conoscere il mondo.
Assieme al suo amico Memo si divertiranno ad andare a zonzo con Bumblebee e la loro amicizia diventerà sempre più profonda.
Tutto è sereno a casa – tranne qualche pasticcio casalingo causato proprio dall’Autobot – fino a che due Decepticon arriveranno sulla terra con sembianze di automobile e veicoli aerei e faranno una alleanza ingannevole con i servizi segreti americani. Saranno quindi impegnati a scovare dove si nasconde Bumblebee per poterlo finalmente distruggere.

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La storia scorrerà veloce e saremo rapiti da un ritmo incessante di tensione ed emozione. Sarà un alternarsi di scene di intimità familiare in cui Bumbleebee sembrerà quasi un bambino da difendere ed altre in cui i combattimenti sono feroci, infiammati da odio e aggressività.
La trama si alterna fra scene pacate, toccanti e commoventi e quelle di azione, dinamiche, pregne di violenza, espressione del terrore e della distruzione.

Il film è elaborato con degli effetti speciali incredibili.

La velocità di queste macchine, le loro incredibili trasformazioni sono un vero capolavoro cinematografico. La fotografia ha un tono vintage sembra dipinta con i colori vivaci della California sotto il sole. Magistrale è la scelta dei brani per la colonna sonora che riporterà molti di noi cresciuti negli anni ’80 a canticchiare e battere il piede al ritmo di grandi successi di quegli anni.

La trama ha uno spessore emotivo molto forte.

Bumblebee

Il film sebbene tratti una storia di robot è anche una storia umana molto bella ed educativa. La fase dell’adolescenza che spinge molti giovani a criticare e allontanarsi dalla famiglia è uno dei messaggi che il film lancia.
Stimola gli adulti ad avere una visione aperta e supportare le crisi, i capricci e i sogni che i nostri figli iniziano ad avere crescendo.
L’unità familiare sarà il punto di svolta per la salvezza di Bumblebee e dell’intero pianeta. Insegnamenti giusti raggiungeranno i giovani spettatori, come non arrendersi alle difficoltà, avere il coraggio di trovare se stessi, cercare di superare i propri limiti.

Avere il coraggio di andare avanti e di non arrendersi, riporre la fiducia nel prossimo è alla base di ogni successo nella vita.

Valori forti come l’amicizia che nasce fra Bumblebee e la ragazza è stimolo di solidarietà nei confronti del diverso, Spingerà i nostri bambini a non fermarsi alle apparenze, a oltrepassare la linea del pregiudizi, a non temere il mondo che non si conosce.
“… la gente può essere tremenda con le cose che non capisce…”.

#spaventometro 3

Il film, della durata di 114′, non presenta scene particolarmente spaventose ma la violenza, la brutalità e l’aggressività di molte sequenze lo rende non particolarmente adatto ai più piccoli. Infatti a mio avviso non è destinato solo ai ragazzi ma anche a un pubblico adulto. Il gergo è spesso volgare, c’è qualche parolaccia e molte battute non sono facilmente comprensibili dai bambini.

Bumblebee

Ecco perchè mi sento di consigliare la visione dai 6 anni di età in poi.

Malik è totalmente impazzito perchè conosce e gioca già da tempo con i Transformers (prodotti dalla Hasbro), vedere sul grande schermo questi grandi giganti che si danno battaglia tra loro lo ha fatto gioire ed emozionare dal primo all’ultimo minuto.

Andate al cinema a vedere Bumblebee, la sua grande sensibilità e il suo coraggio eterno vi faranno venire voglia di averne uno a casa, un Autobot come amico per sfrecciare senza timore sulle strade del mondo.

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