Ultima modifica 24 Giugno 2013

Michel Platini è stato uno dei più grandi giocatori europei, sicuramente tra i migliori nel suo ruolo, il numero 10, centrocampista d’attacco, e tutto questo in virtù  della padronanza che aveva del  gioco del calcio e della facilità con la quale riusciva ad arrivare  alla  rete avversaria.

Nato a Jœuf,  comune francese della Lorena, il 21 giugno del 1955, da genitori di origini italiane:  il padre Aldo,  figlio di un immigrato novarese stabilitosi in Francia al termine della prima guerra mondiale quando la Lorena ritorna alla Francia; la mamma, Anna Piccinelli, da una famiglia  di origini bellunesi.

Ritiratosi dal gioco attivo a 32 anni, ha fatto il dirigente sportivo e  l’allenatore (anche della nazionale francese). Attualmente è presidente della UEFA (‘Unione Europea delle Federazioni Calcistiche), in pratica  l’ organo di governo del calcio in Europa.

Il suo nome, in Italia, è legato al periodo trascorso quale giocatore della Juventus dal 1982 al 1987, cinque anni durante i quali, unico giocatore, ha ottenuto il Pallone d’ oro per tre anni consecutivi.

Con la maglia bianconera ha vissuto i momenti più belli della sua carriera: due scudetti, una Coppa dei Campioni (in una serata tristissima), una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e una Coppa Intercontinentale in cinque stagioni.

“Sono successi- egli scrive nella prefazione ad una pubblicazione del 1998 sulla squadra torinese- che un calciatore può raggiungere solo se gioca in una grandissima squadra [. . .] Per me Juventus vuol dire storia del calcio, ma vuol dire anche passione e amore: la passione che unisce i milioni di tifosi in tutta Italia, in tutto il mondo; l’amore per la maglia bianconera che esplode nei momenti di trionfo e non diminuisce in periodi meno felici”.

Oggi spegnerà 58 candeline…Joyeux anniversaire Michel!!!

 

Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here