Ultima modifica 11 Novembre 2015

sigaretta elettronicaPochi giorni fa Umberto Veronesi l’aveva difesa dicendo che non fa male alla salute e che, “per i fumatori che passano alla E-cig, i vantaggi sono “enormi”, accusando anche il governo di boicottare la sigaretta elettronica aumentando la tassazione per fare cassa.
Adesso, cade il divieto, introdotto a giugno con il decreto Iva-Lavoro, di sigaretta elettronica nei luoghi pubblici, permettendo a chi vuole, di “svapare” in santa pace.

Con il decreto Istruzione, convertito in legge nei giorni scorsi, è infatti stato cancellato il divieto di utilizzo della sigaretta elettronica nei luoghi pubblici, che rimane invece vietata nelle scuole.

“Ho recepito – ha spiegato il presidente della Commissione Cultura della Camera – l’appello proveniente da una nuova filiera produttiva, per altro in forte espansione, massacrata da tassazione e da pesanti divieti di utilizzo e pubblicità a causa di un intervento normativo improvviso e forse poco approfondito”.

Anche la trasmissione “Le Iene” aveva trattato questo tema con un servizio firmato da Matteo Viviani.
«Su 50 campioni analizzati, 6 – spiega Viviani nel servizio – contenevano concentrazioni elevate di metalli pesanti, ma guardacaso quei sei erano sprovvisti di certificazione ed elenco degli ingredienti. La settimana passata siamo andati a farci un giro per i negozi e per essere sinceri qui a Milano prodotti del genere non ne abbiamo trovati. Le marche più vendute sono 4 o 5 e con quelle siamo andati al reparto di Tossicologia forense di Milano».
Il dottor Domenico Di Candia, dopo aver analizzato il prodotto, ha dichiarato: «Non sono state rilevate quantità significative di nessun metallo tali da essere considerate tossiche per l’organismo umano». Stesso esito per il liquido contenente nicotina: ci sono – dicono gli esperti –  delle contrindicazioni dovute all’utilizzo di una sostanza come la nicotina, ma in ogni caso nulla di paragonabile alla sigaretta.

Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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