Ultima modifica 17 Aprile 2015
Bambini su una sedia a rotelle, pazienti allettati accompagnati da infermieri, tutti corrono verso una meta: la sala cinematografica per vedere il film insieme, in ospedale. In sottofondo una musica speranzosa li accompagna fino alla proiezione di BigHero 6.
Nello spot, Giuseppe Tornatore ci narra la storia semplice di persone felici di correre a vedere un film Disney, accompagnati dalla musica emotiva di “Acqua dalla Luna” di Claudio Baglioni. Un’esperienza comune a molti di noi, un’esperienza sconosciuta ai pazienti ospedalieri a breve, media e lunga degenza.
Fino a ieri quando…
Un cinema in ospedale
… A Roma è stata presentata la futura sala cinematografica integrata di prossima realizzazione al Policlinico Universitario Agostino Gemelli, iniziativa della onlus Medicinema Italia, che promuove il cinema come terapia, come strumento di benessere emotivo personale.
120 posti a sedere, spazio per i letti e gli strapuntini del personale infermieristico, accesso privilegiato per i disabili senza alcun ostacolo e strumentazione medica per il soccorso dei pazienti, questo è il cinema integrato che sarà pronto alla fine dell’estate tra l’8 e il 9 piano del Gemelli.
La prima di molte sale simili in tutta Italia, è questo il progetto ambizioso di Medicinema Italia, nata nel 2013 su ispirazione di MediCinema UK, come ha affermato la Presidente Fulvia Salvi, introducendo lo spot del maestro Giuseppe Tornatore e Claudio Baglioni.
L’Oscar alla cinematerapia
“E’ stata un’esperienza semplice e immediata, istintivo quindi parteciparvi. Lo spot è stato realizzato in una giornata di lavoro con il coinvolgimento spontaneo di moltissime persone” racconta il premio Oscar Giuseppe Tornatore “Il cinema ha aiutato me stesso ad uscire dal malessere come il film Effetto Notte di Truffaut, mi è entrato nel carattere con Jhonny prese il fucile di Trumbo o Tormento ed Estasi” per spiegare quanto creda in questo progetto.
Il premio Oscar afferma di aver sperimentato in prima persona il valore terapeutica del cinema “Ho partecipato anche perchè tanti anni fa a Roma c’era già un cinema all’ospedale militare del Celio, davano filmacci, ma mi divertiva e mi tirava fuori dalla solitudine”
E propone una sua lista di film “Sicuramente non proietterei Il Diavolo di Bresson ma A qualcuno piace caldo, un film fermo nel tempo,Jhonny prese il fucile film su un uomo che si sente un pezzo di essere umano che scopre di poter ricominciare a vivere, eppoi La vita è meravigliosa e Nuovo Cinema Paradiso”
E ecco la breve intervista che siamo riuscite a filmare fuori dalla conferenza, sicuramente non da Oscar, però le sue parole sono un altissimo valore.
L’acqua terapeutica dalla Luna di Baglioni
“Ero malato quando ho iniziato a lavorare al telefono con Giuseppe (Tornatore ndr), una brutta broncopolmonite, e cercavo una musica strumentale, anche se non è il mio mestiere, poi mi sono ricordato di Acqua dalla Luna, la sua musica emotiva e il testo positivo, e ho deciso che era la melodia giusta” ricorda Claudio Baglioni per spiegare la melodia dello spot.
Il cantante “sogno di tutte noi“, come afferma timidamente la Presidente di MediCinema guardandolo, è stato felice “essere parte di questa piccola storia“.
Anche noi di averlo visto e vi regaliamo il suo intervento poetico in sala in un video da lontano, ma per lui ne vale sempre la pena…
Credere al sogno
“Disney crede nel sogno e nella magia delle persone ed ecco che l’emozione (del cinema) porta ad un miglioramento e magari perchè no all’emozione” sono le parole di Silvia della Disney che ha proiettato BigHero 6 durante lo spot “perchè Baymax è un infermieire robot, programmato per far sta bene le persone”. Un sogno che il Policlinico “Gemelli è felice di veder realizzato, perchè crede nel paziente e in tutte le opportunità terapeutiche che possono aiutarlo. E aiuteremo MediCinema Italia nella realizzazione di attività e laboratori ludici a tema cinematografico con i nostri docenti e studenti di Psicologia e Medicina” proietta nel futuro il Prof. Marco Elefanti, Direttore Amministrativo della struttura. Un ospedale in cui 2000 persone circolano ogni giorno ha bisogno di costruire accanto agli strumenti medici delle opportunità di terapia che creino benessere emotivo e occasione di gruppo.
Ecco perchè RaiCinema organizzerà una serie di eventi di raccolta fondi per la sala, regalerà film da proiettare, scelti con cura “perchè il cinema ha una responsabilità sociale forte e la nostra TV pubblica vuole sostenere iniziative come queste” chiude Paolo del Brocco, Amministratore Delegato.
E non è un film
Un’iniziativa concreta per aiutare i malati e i pazienti degli ospedali diventa realtà, partendo da un sogno, da un regista premio Oscar, un cantante poeta, un cartone animato premiato con l’Oscar, una televisione che vuole donare i film e un grande ospedale italiano punto di eccellenza della nostra disastrata Sanità pubblica… leggendo sembrerebbe una sceneggiatura e invece non è un film.
E’ tutto vero e non scorrerà il The End è i titoli di coda su questa “storia semplice”.
Arianna