Ultima modifica 12 Maggio 2014
Nella notte tra il 25 e il 26 agosto 1993, dopo un lungo bombardamento si levano le fiamme dalla Biblioteca nazionale di Bosnia ed Erzegovina a Sarajevo.
La Biblioteca (“Vijesnica”) è uno dei luoghi più cari alla memoria della città che brucia ma ora è diventato obiettivo da distruggere: una guerra, soprattutto una come questa ha come obiettivo quello di cancellare le tracce di una storia comune, la memoria di un popolo.
Ma i cittadini (bosniaci, serbi, croati…) hanno portato i libri fuori e li hanno nascosti nelle cantine.
E tante furono le iniziative in quei giorni: “Sarajevo cuore d’Europa”, un progetto di solidarietà lanciato in quei giorni dall’Associazione per la Pace, l’Università di Siena insieme con tanti intellettuali che lanciarono una campagna di sostegno per ricostruire la Biblioteca di Sarajevo.
Oggi, dopo ventidue anni da quel grande incendio è terminata la ricostruzione della biblioteca.