Ultima modifica 26 Novembre 2015

jadavpayeng2

Assam è un ridente stato indiano. Purtroppo viene colpito spesso da alluvioni che cambiano lo stato delle cose. Nel 1979 una inondazione portò su una arida striscia di sabbia un gran numero di serpenti. Ritiratesi le acque, il giovane Jadav Payeng si trovò a passar di lì. Centinaia di serpenti erano morti per la calura, isolati sulla spiaggia senza alberi e nemmeno il conforto d’un filo d’erba.

L’allora sedicenne Jaday contemplò triste lo spettacolo e decise di avvertire il Dipartimento delle Foreste sulla necessità di intervenire per evitare il ripetersi di simili ecatombi. Purtroppo lo stato non era intenzionato a provvedere alla sistemazione della zona.

Il giovane Jaday si è armato di pazienza e se ne è occupato. Ha incominciato a piantare bambù: per l’esattezza 1.360 acri. Uno per uno. Da solo. La foresta si chiama Molai.

L’uomo ha piantato, annaffiato e curato le piante di bambù. Per 30 anni. Ha pensato anche all’equilibrio ecologico, ad esempio inserendo le formiche rosse, preziose per l’ecosistema. Sono arrivati uccelli, cervi, rinoceronti, tigri, elefanti. Un Eden fai da te.

Lo stato indiano non ha riconosciuto nulla al nostro eroe green. Solo i funzionari forestali hanno tessuto lodi nel 2008, quando hanno scoperto l’impresa di Jaday. In qualsiasi altro paese lui è un eroe e adesso che ha 47 anni continua ad occuparsi della sua foresta, non per soldi ma per il bene comune.

Paola Lovera

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here