Ultima modifica 30 Ottobre 2017

Nella splendida cornice dell’Acquario Romano, sede della Casa dell’Architettura, si è svolta giorni fa la presentazione di EducaTI, il progetto di Telecom Italia volto a favorire l’abilitazione al digitale del sistema scolastico italiano e che promuove l’uso di nuovi sistemi e linguaggi didattici.

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Ho deciso di parteciparvi molto incuriosita, non in qualità di addetta ai lavori ma in qualità di mamma.

nativi digitali telecom scuole

I giovani come priorità dello sviluppo del Paese

Avendo due figli su tre in età scolare e conoscendo bene le problematiche che ruotano attorno al sistema scolastico e lo stato reale in cui tante strutture versano, volevo capire in che modo Telecom Italia avesse deciso di investire nell’educazione dei giovani, “priorità per lo sviluppo e la crescita di ogni Paese”, come dichiarato dal Presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi.
Dal punto di vista dell’allestimento niente da dire, il convegno si è svolto in una sorta di agorà, senza palco relatori nè pubblico frontale, con grandi maxi schermi sospesi e la possibilità di interagire, in tempo reale via web rispondendo a sondaggi o “tweettando” con i protagonisti.

Il digitale nella scuola: qualche perplessità

Ma, nella sostanza, nutro qualche perplessità nella realizzazione degli obiettivi prefissi da Telecom Italia che, a seguito della sigla del Protocollo d’Intesa col MIUR, in coerenza con il piano “La Buona Scuola” prevede di elevare la qualità dell’offerta formativa delle Istituzioni scolastiche, attraverso l’innovazione didattica e l’integrazione delle nuove tecnologie nei processi di apprendimento.

In fatto di digitalizzazione nella scuola, lo sappiamo, l’Italia ha la maglia nera in Europa e guardiamo dal basso le eccellenze di Estonia e Gran Bretagna dove tutte le scuole sono connesse ad internet e si investe nella formazione degli insegnanti e nel coinvolgimento delle famiglie.
Ma come possiamo, nelle strutture scolastiche dei nostri figli, parlare di connessione o educazione al digitale se ci troviamo ancora a combattere, quotidianamente, le piccole battaglie legate alla sistemazione di aule fatiscenti o, nel peggiore dei casi, di strutture non a norma, di aule di informatica inesistenti, di banchi e sedie retrodatati e l’elenco potrebbe continuare…
Siamo tutti d’accordo che è in atto una vera rivoluzione, che dobbiamo aprirci al cambiamento, è questo un passaggio obbligato non più rinviabile ma allora, ancora di più, occorre una scuola capace di adeguarsi. E per farlo, ha sottolineato Stefano Quintarelli (Presidente Comitato Agenzia per l’Italia Digitale), bisogna fare squadra, mettersi in gioco tutti.
Responsabilità, globalizzazione,competitività, formazione, sono solo alcune delle parole chiave ricorse spesso durante l’incontro e sono state ben rappresentate in diretta da uno scriber presente.

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Telecom Italia ha deciso di impegnare oltre 60 milioni di euro nei prossimi tre anni, promuovendo le seguenti iniziative: favorire l’introduzione strutturale nelle scuole del coding, ovvero i concetti di base dell’informatica, al fine di divulgare le opportunità di accesso alle professioni innovative del futuro; i tutor digitali , un tour formativo dedicato a 15.000 insegnanti delle scuole primarie con l’obiettivo di far acquisire loro le competenze necessarie per diventare dei veri e propri mentori dei nuovi strumenti formativi digitali e far conoscere al meglio le opportunità e i rischi dei social network. Se il docente non è formato, la vera rivoluzione non si ha; il contest You Teach, volto a stimolare la creatività degli studenti nelle scuole secondarie superiori di tutto il territorio nazionale per la realizzazione di un video capace di veicolare modelli sani e consapevoli dell’utilizzo di internet e dei social network; infine il lancio della piattaforma di crowdfunding WeDo che permetterà alla community on line di finanziare progetti didattici nel settore dell’istruzione e della cultura digitale.

L’intervento del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini arriva a conclusione della giornata:
“Abbiamo bisogno di una società che faccia della digitalizzazione la grande opportunità di cambiare la visione del mondo. La scuola deve adeguarsi alle esigenze dei ragazzi e fornire questi strumenti.
Noi vivremo domani in base alle scelte che faremo oggi”.

E aggiungo io, come recita un detto: “Per realizzare i tuoi sogni, devi prima svegliarti!

Per approfondimenti sul progetto EducaTI: telecomitalia.com/EducaTI

Mamma di 3 piccole belve: Miriam, Melania e Massimo. Moglie di Marco. Meravigliosamente innamorata della vita. Social addicted e inguaribile ottimista.

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