Erbin, nuova proteina cambierà la storia del tumore al seno

Ultima modifica 6 Novembre 2015

Una nuova proteina potrebbe entrare in azione per combattere il tumore al seno prima che questo si manifesti. Lo hanno scoperto i ricercatori americani dell’Institute of Molecular Medicine and Genetics presso il Medical College of Georgia. La nuova proteina si chiama Erbin potrebbe cambiare in meglio i trattamenti antitumorali già esistenti, oltre a introdurne di nuovi. In particolare potrebbe risolvere il problema della resistenza a certi farmaci, tipica dei tumori più aggressivi.

Cancro-al-seno-prevenzione

Le proteine che favoriscono il tumore al seno si legano, molto spesso, ad altre proteine che ne favoriscono la proliferazione. La ricerca aveva già confermato un collegamento simile per cui l’ipotesi era che bloccando una di queste due proteine si bloccava anche l’altra e dunque tutta la malattia. Si è lavorato su questo per anni e così si è giunti a Erbin. Il nome deriva dalla sigla scientifica del gene ErbB2 (HER2) che viene espresso per il 25% in più nei tumori della mammella. La proteina ad esso legata si esprime in maniera altrettanto alta e anzi è un supporto essenziale per il gene, tanto che essi sono presenti insieme in 171 casi di tumore aggressivo.

Agendo sulla proteina amica di ErbB2, cioè su Erbin, i ricercatori hanno notato che si inibiva lo sviluppo dello stesso tumore. In particolare, se il tumore era già manifesto, impediva la proliferazione ad altre zone del corpo come i polmoni. Dunque Erbin potrebbe essere usata in corso d’opera per bloccare la malattia quanto basta mentre i farmaci fanno il loro effetto, eliminando così la famosa “resistenza” di certe pazienti.

Ma potrà anche diventare un utilissimo marcatore diagnostico, ovvero presente nelle analisi che rivelano la possibilità di cancro al seno in atto. Finora si è proceduto con test in laboratorio e sugli animali, ma molto presto inizieranno anche quelli sulle donne e ci si aspetta risultati molto soddisfacenti e una rapida diminuzione della mortalità.

Erbin è la buona notizia che stavamo aspettando.

Paola Lovera

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