Ultima modifica 10 Novembre 2015

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Roberto Covolo è il responsabile del progetto di riqualificazione e trasformazione di un ex stabilimento a San Vito dei Normanni (Brindisi) in uno spazio culturale e sociale innovativo chiamato Ex Fadda, un’officina di idee al servizio del territorio. Ex Fadda-Idee Extralarge è un luogo restituito alla comunità: da spazio degradato e inagibile, in cui era proibito persino giocare, a luogo di tutti.

L’ex stabilimento Dentice di Frasso è un bell’esempio di archeologia industriale in Italia: un immobile di pregio – di circa 3.000 mq coperti e 15.000 scoperti – simbolo di un grande passato industriale. Dopo che la proprietà venne trasferita, l’ex fabbrica non fu più utilizzata e rimase in stato di totale abbandono fino al 2011, quando un gruppo di ragazzi, professionisti e imprenditori locali capeggiati da Roberto Covolo ha avuto un’idea folle: trasformare una fabbrica abbandonata in un luogo pubblico per l’aggregazione, la creatività e l’innovazione sociale, riqualificarne gli spazi a costo zero attraverso l’auto-costruzione e coinvolgere il territorio sui temi dello sviluppo locale e del sostegno alla cultura.
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Il progetto prende il nome da Renato Fadda, ultimo direttore dello stabilimento e marito dell’ultima erede dei Dentice di Frasso. Se oggi Ex Fadda è uno spazio pubblico gestito da una trentina di organizzazioni e imprese attive nei campi della comunicazione, della cultura e del sociale, lo si deve ad un’iniziativa nata dal basso, dalla cittadinanza: E’ stata una scommessa a partire da un’idea che avevamo in testa: quella di provare a creare, lontano dai flussi principali di persone e cose in Puglia, uno spazio che potesse ragionare come se fosse in una grande città europea”, ha spiegato Roberto Covolo alla stampa locale. Roberto è uno dei protagonisti di questa rinascita e ci ha creduto fin dal primo momento, tanto da lasciare il posto fisso in Regione Puglia per dedicarsi a tempo pieno al progetto. Dal 2012 coordina tutte le attività e le idee extralarge che nascono in questa officina del sapere, con l’obiettivo di farla diventare lo spazio culturale e sociale più bello della Puglia.

exfadda“In questo momento”, ha detto Roberto, “utilizziamo circa 2.000 mq della struttura: li abbiamo resi fruibili attraverso un cantiere di auto-costruzione in cui abbiamo coinvolto designer e architetti di tutt’Italia, insieme a volontari locali. Ad ispirare il cantiere sono state le pratiche del recupero dei materiali, della sperimentazione di architetture con materiali naturali, della partecipazione diffusa alla riqualificazione. Gli spazi sono dedicati a uffici, laboratori, aule, sala prove, gallerie di esposizione, spazi per le performance. È uno spazio modulare, un posto così flessibile da poter essere, al tempo stesso, uno spazio per concerti e una palestra, un laboratorio di ricerca e una galleria d’arte”. Ma non è tutto: un aspetto fondamentale del progetto riguarda anche l’inclusione sociale. A fine febbraio, infatti, nelle cosiddette “stalle del Principe” aprirà XFood, il “ristorante sociale” che darà lavoro a persone con disabilità e che servirà cibi locali a km zero.

Il progetto Ex Fadda è promosso dal Comune di San Vito dei Normanni e dalla Regione Puglia ed è gestito da realtà locali; sono una comunità di una trentina di organizzazioni (associazioni, giovani imprese, gruppi informali e singole persone)  che sviluppano progetti all’interno di Ex Fadda

“Il nostro obiettivo non è affittare scrivanie: noi vogliamo condividere idee. Lasciamo che siano le persone stesse a stabilire quanto “vale” la loro presenza all’interno di ExFadda. In pratica, siamo qualcosa a metà tra uno spazio di co-working, un incubatore di idee e uno spazio sociale”, aggiunge Roberto Covolo.

La Puglia ci mette tutto: la capacità di relazione, la capacità di stare insieme ad altre persone e costruire contesti comunitari, dalla famiglia al gruppo di amici. Questa cosa può essere una straordinaria risorsa contro la crisi. 

Paola Lovera

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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