Il 23 marzo 1944, a Roma, fu compiuta un’azione partigiana da parte dei Gruppi di Azione Patriottica contro un reparto delle truppe di occupazione tedesche, il “Polizeiregiment Bozen”, che causò 33 morti tra i soldati tedeschi.
Il 24 marzo, come rappresaglia per l’eccidio, 335 romani furono trucidati dalle SS di Kappler alle Fosse Ardeatine.
Tra le vittime, molti ebrei, carcerati comuni, detenuti politici, ma anche un sottosegretario del primo governo Mussolini.
Sono passati settant’anni da quel giorno e il 2014 sarà il primo senza Priebke.
Alle ore 10 si svolgerà, presso le Fosse Ardeatine, la cerimonia commemorativa, alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano.
Dopo il saluto di Rosina Stame, Presidente dell’ Anfim (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri) , Aladino Lombardi leggerà l’elenco dei nomi delle vittime: da Agnini Ferdinando a Zironi Augusto; poi, seguiranno le cerimonie religiose.
Venerdì scorso centinaia di persone hanno partecipato al “Corteo della memoria”, organizzato dall’VIII municipio: davanti al sacrario delle Ardeatine sono stati liberati in cielo 335 palloncini.