Ultima modifica 6 Novembre 2015

gattipetherapy2Stress in ufficio? Mal di testa, poca voglia di fare? Il benessere è messo a dura prova così come il rendimento professionale. Il rimedio? Un’azienda giapponese, la Ferray Corporation di Tokio, ha trovato la soluzione: “assumere” nove gatti.

I felini sono liberi di girare all’interno della struttura, possono interagire con i dipendenti, giocare con loro ed il risultato è sorprendente (o no?): osservare i gatti, coccolarli ha migliorato lo stato d’animo dei dipendenti aumentando, di conseguenza, la produttività. Tra l’altro ad ogni coccola corrisponde un aumento della busta paga. Quindi…

Che gli animali facciano bene all’umore di tutti è confermato, da tempo, dagli studi condotti sulla “Pet Therapy”: le università di Miami, della Virginia e dell’Ucla’s Depression Research and Clinic hanno confermato che la presenza di un animale in ufficio aumenta la collaborazione tra colleghi, la fiducia e il gioco di squadra. Anche le assenze per malattia sono meno frequenti. E’ risaputo ormai come la presenza degli animali domestici, (quali cani, gatti, conigli, pappagalli e tartarughe) sia un toccasana per gli uomini, e quanto siano fondamentali nella riuscita delle terapie “classiche” per la cura di innumerevoli patologie, come alcune disabilità psichiche, l’autismo, ad esempio, sia fisiche (deficit dell’udito, della vista e del movimento) ed anche dei disturbi dell’apprendimento quali ansia, iperattivismo, autismo.

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Gli animali sono amici preziosi, spesso poco considerati come dovrebbero, rischiano di essere maltrattati e abbandonati. L’azienda giapponese sopracitata rilancia: un bonus mensile di cinque mila yen (ventotto euro circa) verrà destinato ad ogni impiegato che deciderà di adottare un gatto bisognoso e se uno dei gattini dovesse disgraziatamente morire, il dipendente avrebbe la possibilità di usufruire di un permesso dal lavoro per lutto, proprio come se si trattasse di un essere umano. In Italia esistono già alcuni ambienti lavorativi dove è possibile portare il proprio cane o gatto con sé: le controindicazioni sono zero, si tratta solo di guadagnarci… in tutti i sensi.

Qualche anno fa, nel Comune di Gravellona, è stata adottata Pippi, soprannominata la “gatta sindaco“. Il suo compito? Distribuire buonumore ai dipendenti, permettere loro di lavorare sereni. Come? Semplice, con la sua silenziosa e complice presenza.

Paola Lovera

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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