Ultima modifica 28 Aprile 2021

Nel linguaggio quotidiano termini quali ‘autoritario’ o ‘autoritarismo’ hanno certamente un’accezione negativa, per non dire sinistra o inquietante.
Quando definiamo una persona come ‘autoritaria’ tendiamo ad associare a essa caratteristiche quali la durezza, l’intransigenza, l’inflessibilità, l’insensibilità, un forte scetticismo verso il concetto di democrazia, ecc.

In breve, identifichiamo una persona autoritaria come un despota.
Un capo con cui è praticamente impossibile interagire.

Tale definizione in negativo che il nostro sentire comune attribuisce al termine ‘autoritario’ si applica solo parzialmente ai genitori che utilizzano uno stile parentale di questo tipo.

Sgombriamo dunque il campo da eventuali equivoci: il cosiddetto ‘genitore autoritario’ non è un mostro.

Non è, insomma, una persona che non ama i propri figli o che è incapace di giocare, scherzare e interagire con loro.
Non è nemmeno un tiranno o un padrone assoluto, se non in qualche raro caso.
il genitore che possiede uno stile autoritario solitamente presenta 5 caratteristiche.

  • Tenta di controllare, plasmare e valutare i comportamenti e gli atteggiamenti dei figli basandosi su uno standard di condotta preciso e ben definito (per non dire rigido).
  • Considera l’obbedienza come una virtù fondamentale e non esita a ricorrere a punizioni qualora ritenga che le azioni dei figli siano al di fuori del suddetto standard di condotta.
  • Pone costrizioni all’autonomia dei figli e impone il rispetto per il lavoro dando mansioni di vario tipo da svolgere a casa.
  • Considera il mantenimento dell’ordine come qualcosa di cruciale su cui non si può soprassedere.
  • Non incoraggia gli scambi comunicativi tra lei o lui e i figli e non tollera che questi contestino o discutano il suo punto di vista.

genitori autoritari

Il genitore autoritario da molta importanza all’obbedienza e all’autorità.

Il rispetto e il riconoscimento di quest’ultima vengono concepite come necessarie per dare delle regole al proprio figlio.

Genitore autoritario e genitore  autorevole hanno bene in mente la differenza tra chi è l’adulto/il genitore e il minore/il figlio.
Ma soprattutto sanno l’importanza di fornire alla prole regole chiare.

Tuttavia sono completamente diversi nell’applicazione di tali principi.

Il genitore autoritario infatti non concepisce che la sua autorità possa essere discussa o contestata in qualche modo, così come non ama dover fornire spiegazioni riguardo a quanto impone.

Proprio in questo risiede forse il problema del genitore autoritario: affinché la sua autorità non possa essere minacciata deve cercare di essere il più coerente possibile alle regole di condotta che impone.

In altri termini, deve comportarsi lui stesso in modo strettamente aderente a ciò che impone. Nel momento in cui non è in grado di esserlo (e la vita con i figli offre ripetute occasioni perché questo avvenga), tale autorità perde quasi immediatamente di credibilità.

In questo modo rischia di apparire molto presto come arbitraria e debole.

Paradossalmente, in questa situazione, il genitore autoritario arriva ad assomigliare alla sua (apparente?) nemesi ovvero al genitore permissivo/indulgente. Adulto che rifiuta in ogni maniera di imporre un insieme di regole alla prole e che non concepisce una differenza tra adulto/genitore e minore/figlio.

E’ importante sottolineare che lo stile autoritario porta spesso risultati concreti ed evidenti in ambiti come la scuola o lo sport. Questo perchè fornisce un contesto educativo altamente strutturato in cui bambini e ragazzi possono definire chiaramente i loro obiettivi e i mezzi necessari per raggiungerli.

Tuttavia, tali vantaggi pagano un prezzo piuttosto alto in termini di autonomia personale e capacità di pensare in maniera indipendente.

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