Giocare non sempre è un vizio… intervista a Cesare Lanza

Ultima modifica 22 Aprile 2015

 

…ma un piacere  per anima e tasche!

Cesare Lanza, giornalista, ex direttore di testate autorevoli, autore televisivo, regista cinematografico e scrittore. Ha una grande passione per il gioco, «passione ma non vizio», precisa Lanza. L’ultimo libro scritto su quest’argomento è proprio “ELOGIO DEL GIOCO D’AZZARDO”.

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Lo raggiungo telefonicamente, sta scrivendo ed è molto preso, ma lui è sempre molto cordiale con me (ci conosciamo da tanto) e trova cinque minuti per rispondere alle mie domande:

Non trovi provocatorio in questo momento di crisi il titolo al tuo ultimo libro?
Lanza: “Per quanto mi riguarda, sono contrario a ogni proibizionismo. Penso che un pizzico di follia sia più creativo di tanto buon senso e banalità, capisco che sia temerario e scandaloso dirlo in un Paese eternamente doroteo come il nostro, incellofanato in una sublime democristianità. Come sempre, le mie idee non mi impediscono di considerare con attenzione le opinioni degli altri. E poi, dulcis in fundo, non dimentichiamo che il gioco è anche una risorsa per lo Stato”.

Tu sei veramente un vulcano d’idee: scrivi libri, dirigi film, curi un sito (lamescolanza.com) dove rispondi a domande, tieni videoconferenze, fai interviste al fulmicotone. Oltre ad occuparti anche della tua grande famiglia, non ti stanchi mai?
Lanza: “Nemmeno dopo aver avuto l’infarto nel 2008 mi sono fermato, amo scrivere, produrre, creare, stupire”.

cesare lanza

Nella tua lunga carriera ci sarà di certo un aneddoto, un ricordo, di quando iniziò la tua carriera..
Lanza: “Negli anni ’60 ero agli inizi e facevo l’inviato per Il Corriere dello Sport diretto da Antonio Ghirelli, fui mandato in Riviera – per la precisione a Riccione – dove il grande Pelè, appena sposatosi trascorreva lì la luna di miele. Ovviamente con me c’erano tantissimi colleghi appostati davanti all’Hotel che ospitava il giocatore brasiliano e la moglie. Ricordo fra gli altri Gianni Minà, Gianfranco Civolani, Salvatore Tramontano e molti altri ancora. Tutti in attesa per ore e ore, ma Pelè non uscì mai  e non rilasciò nessuna intervista, fummo tutti lasciati con un palmo di naso! Io per fortuna scrissi la verità: la lunga attesa di fronte alla dependance dell’albergo, le partite a carte con i colleghi per ingannare l’attesa… Altri invece si inventarono, parola per parola, interviste straordinarie… La tv per fortuna documentò che Pelè non aveva parlato con nessuno, altrimenti avrei fatto una gran brutta figura! ”.

Allora in attesa di leggere presto un nuovo libro, ti seguiremo tutti i  giorni alle cinque della sera (sul sito lamescolanza.com) per scoprire le ultime avventure letterarie, televisive e non.

Elisabetta Nuvola Paseggini

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