Giornata Internazionale del Pic Nic


In Francia, alla fine del Seicento, fare “pique-nique” significava cenare in un locale portandosi il vino da casa. Ma fu solo dopo la Rivoluzione che i cittadini presero a pranzare nei verdi parchi e nei giardini reali aperti finalmente al pubblico.

A Londra nacque la “Pic-nic Society”, i cui membri si davano appuntamento in una Oxford Street assai diversa da quella attuale portando ciascuno le proprie pietanze.
Anche in Italia, soprattutto negli anni ’50, si prendeva la Vespa, una coperta a quadretti, del buon cibo e una bottiglia di vino.

Oggi si festeggia la Giornata Internazionale del Pic Nic!

Visto che il caldo è finalmente arrivato, quale occasione migliore per tirar fuori tovaglia, cestino pieno di prelibatezze e partire alla volta di parchi e colli, per godersi una bella giornata di relax!
Certo, farlo di martedì non sarà facile per tutti, ma solo per quei pochi, fortunati, che potranno prendersi un giorno di ferie dal lavoro.

Ultimamente però le dejeunere sur l’herbe – come lo chiamano i francesi – sta diventando sempre più popolare.
Vuoi per la crisi economica, vuoi perche’ stare all’aria aperta, in mezzo alla natura,  sta diventando il trend del momento.

Il dato piu’ recente riguarda le vacanze di Pasqua, in cui secondo Coldiretti sono diminuiti gli italiani che hanno deciso di partire e dormire fuori (-20%) e quelli che hanno consumato pasti al ristorante (-3%), a vantaggio di un pranzo consumato al sacco con tanto di dolci tipici preparati a casa (5 milioni gli italiani che lo hanno fatto con conseguente calo del 12% delle vendite di prodotti tipici industriali).

E allora, chi può, oggi, si armi di coperta e buon cibo e vada a rilassarsi, sennò…c’è sempre la domenica!
Lo spirito di questa festa infatti è proprio quello di godere di una giornata all’aria aperta, recuperando antichi valori e il contatto con la natura.

Rachele Masi

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