Giornata nazionale degli alberi

Ultima modifica 6 Novembre 2015

 

giornataalberi2014

Quando guardiamo gli alberi il battito cardiaco rallenta, la pressione si abbassa, la parte primordiale del nostro cervello ci suggerisce subito: riparo, cibo, insomma, casa. È tra le fronde degli alberi infatti che la nostra specie ha mosso i primi passi, tra quell’accogliente grembo verde e umido che ci nutriva e ci teneva lontano dai predatori.

Gli alberi sono tra gli esseri viventi più antichi del pianeta, si ritiene che l’organismo vivente più vecchio conosciuto sia un abete rosso le cui radici hanno 9.550 anni. Le radici dell’albero, trovato in Svezia da un gruppo di botanici dell’Università di Umea, sarebbero nate durante l’ultima glaciazione e sono ancora al loro posto, a scrutare quasi con alterigia la deriva del mondo. Chissà quanto dobbiamo apparire insignificanti ad un organismo così antico che ha assistito a milioni di cicli vitali.

Il 21 novembre si è celebrata la Giornata nazionale degli alberi  istituita come ricorrenza nazionale con una legge della Repubblica entrata in vigore dal febbraio 2013, ma che affonda le sue radici, è proprio il caso di dirlo, nel lontano 1898 per iniziativa del Ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli. L’obiettivo della ricorrenza è quello di valorizzare l’importanza del patrimonio arboreo e di ricordare il ruolo fondamentale ricoperto da boschi e foreste.  

La celebrazione, se non addirittura il culto degli alberi, ha origini molto antiche, già nella primissima epoca romana gli alberi erano protetti anche per motivi religiosi ed era consuetudine consacrare i boschi al culto delle divinità dell’epoca. In qualche modo i romani furono i precursori dell’attuale Giornata degli alberi ed effettuavano pubbliche piantagioni, imitando le usanze ancora più antiche dei greci e dei popoli orientali presso i quali erano già diffuse la pratica dell’arboricoltura e dell’impianto di boschi.

Pensate all’inebriante vertigine che dà la solitudine tra i boschi sul calar della sera, non possiamo rinunciarci. Difendiamo gli alberi.

Paola Lovera

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