Ultima modifica 2 Ottobre 2018

I nonni, quando ci sono e quando sono disponibili, incontrano pareri contrastanti fra i genitori.

Da una parte, vi sono coloro che riconoscono nei nonni un supporto inestimabile a cui ricorrere nella gestione quotidiana dei pargoli. Vi sono altri che, pur riconoscendo in loro figure molto care e amorevoli, li reputano poco indicati ad occuparsi delle cure e soprattutto dell’educazione quotidiana dei bambini, in quanto tesi a viziare.

nonni

I nonni sono davvero una risorsa?

Personalmente riconosco nei nonni una risorsa importante per tanti motivi.
Innanzitutto sono figure familiari che nutrono affetto e amore per i nipoti e questo non è un aspetto da sottovalutare quando si tratta di decidere a chi lasciare i propri figli, magari per molte ore al giorno.
Sono dunque una fonte di sicurezza e tranquillità per i genitori e sicuramente di amore e affetto per i bambini.

Inoltre i nonni hanno, soprattutto quando disponibili e in pensione, una disponibilità di tempo, di tranquillità e serenità, date proprio dall’età più matura e dall’aver superato la fase delle preoccupazioni lavorative e della gestione familiare, per cui riescono ad ascoltare e rispettare i tempi e i ritmi dei bambini spesso più di tanti genitori, in preda a corse e affanni quotidiani.

Rappresentano anche saggezza e un tesoro prezioso di storie passate e tradizioni, che possono narrare e tramandare ai nipoti: aneddoti di famiglia, racconti di vicende ed episodi di storia che non si trovano nei libri, ricette e molto altro che altrimenti rischierebbe di andar perduto.

Infine un aspetto di non poco conto, soprattutto con i tempi che corrono, è anche il risparmio economico: i nonni sono a costo zero.E quando si tratta di dover lasciare i figli per molte ore al giorno e magari i pargoli in questione sono più di uno e di età diverse, il risparmio economico in fondo al mese può pesare molto sul bilancio familiare.

Allora quali sono i contro?

Come ogni scelta, anche questa presenta i suoi costi, che sostanzialmente sono riconducibili ad un unico punto fondamentale: il rischio che vizino i nipoti e che non rispettino le indicazioni e le regole educative di mamma e papà.

Che sia per amore o che sia perché magari non condividono l’approccio educativo dei genitori e ritengano migliore il loro sapere e la loro esperienza (“so io come fare”), spesso il rischio reale in cui si può incorrere è che qualche regola genitoriale possa essere sabotata o che assumano un atteggiamento esageratamente accondiscendente alle richieste dei nipoti.
In questo modo si possono venire a creare due effetti collaterali: in primis, il fatto che le regole educative di mamma e papà risultano contestate o comunque non rispettate e questo può generare confusione nel bambino;

in secondo luogo, l’atteggiamento accondiscendente rischia di generare contrasti in famiglia e comunque non è positivo per il piccolo che, in questomodo, rischia di poter incontrare difficoltà nel processo di adattamento sociale.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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