Ultima modifica 9 Gennaio 2015

 

 

Joyce, protagonista del film “Sons of Tibet”, diretto da Pietro Malegori e girato sulle cime abruzzesi, nel quale veste i panni di un tibetano che si immola come atto di protesta contro l’occupazione Cinese. E’ stato proprio grazie a questo lavoro, che il 14 dicembre 2014, Yoon ha incontrato il Dalai Lama.

dalai lama

“Sons of Tibet” nasce dalla collaborazione fra il regista Pietro Malegori e l’associazione Italia/Tibet, grazie all’intermediazione di Claudio Cardelli.

Racconta Yoon: “Quando il regista mi ha proposto il soggetto sono stato molto contento, questo è a tutti gli effetti il primo film che parla di un problema troppo spesso ignorato in Occidente, che vede protagonisti non solo semplici cittadini, ma anche monaci tibetani che, per protestare, si immolano. Abbiamo girato molte scene in Abruzzo, su un altipiano vicino al Gran Sasso che, per le sue singolari caratteristiche, è stato ribattezzato “Il piccolo Tibet Italiano”.

dalai lama e Joyce

Prosegue Yoon: “Durante la lavorazione, ci era giunta notizia che probabilmente il Dalai Lama, che sarebbe passato in visita in Italia, avrebbe visionato il lavoro, ma non essendoci il tempo materiale, il regista decise di realizzare un trailer da donargli. 

Quando mi chiamarono dicendomi che il Dalai Lama aveva dato udienza a me e al regista fui colto da una gioia immensa, feci il biglietto dell’aereo e volai a Roma. Incontrai il Dalai Lama, l’uomo più semplice e radioso a cui mi sia mai capitato di stringere la mano e parlare”.

Yoon C. Joyce ha anche un ruolo di primo piano ne, “La vita di Oriana” diretto da Marco Turco, prodotto da Fandango e interpretato da Vittoria Puccini, in uscita a breve, è infatti il terribile Generale Loan, il militare più spietato e senza scrupoli durante la guerra del Vietnam, che la grande giornalista e attivista italiana incontrerà diverse volte cercando di capire la natura che mosse certe sue azioni. La pellicola è stata girata in varie parti del mondo tra cui il Vietnam, a Saigon.

oriana

Ecco l’esperienza di Joyce:“Le foto del Generale Loan mentre ammazza a sangue freddo un vietcong si trovano ovunque, sono spesso diventate un simbolo negativo. Interpretarlo non è stato facile, ma allo stesso tempo molto interessante, perché coinvolto in un contesto che conoscevo poco. Andare in Vietnam con 38° di caldo umido, che noi in Italia non potremmo mai immaginare, è stata un’esperienza incredibile. Se un tempo gli abitanti di quel posto si muovevano in bicicletta o con i Risciò, adesso si spostano in scooter, non ho mai visto così tante persone in sella a un motorino che circolano senza avere il minimo rispetto delle normative stradali. Ognuno indossa una mascherina antismog e anch’io ne ho presa una per non correre il rischio di morire soffocato. Abbiamo ricreato la scena e non è stato semplice a causa del clima e il traffico vietnamita che al confronto con quello del centro di Roma all’ora di punta, è aria fresca!”

oriana2

BIO-FILMOGRAFIA di YOON C.JOYCE

Nato il 29 agosto 1975 a Seul. Adottato da una famiglia bergamasca all’età di tre mesi, trascorre l’infanzia in Algeria, Austria e altre nazioni, seguendo gli spostamenti professionali del padre. Nel cinema esordisce a diciott’anni con una parte minore nel film indipendente americano “So it’s better”, seguita da alcune brevi apparizioni nella commedia italiana e in Nirvana di Gabriele Salvatores. Nel 1996 Martin Scorsese gli affida il ruolo minore di un ufficiale cinese nel film sul Dalai Lama “Kundun” e nel 1997 è uno studente in “Un paradiso di bugie” di Stefania Casini.

Mentre viene scritturato per svariate serie televisive, continuano anche le esperienze cinematografiche: fra i tanti film ricordiamo la parte di  co-protagonista del gangster movie “Said” di Joseph Lefevre del 2012, in cui interpreta il lunatico e spietato Santino in un’Italia multietnica dove asiatici e afroamericani si contendono il potere. La sua carriera prenderà una nuova svolta entrando a far parte nel 2014 del cast di “The Vatican”, la nuova fatica di Ridley Scott nel ruolo del prete Phong Nguyen. Nello stesso anno Yoon viene ingaggiato per interpretare il più crudele dei generali militari durante la guerra del Vietnam, il generale Loan,  nel film “La Via di Oriana” di Marco Turco, sulla vita di Oriana Fallaci, (2015). A Novembre l’attore gira “Sons of Tibet”  diretto da Pietro Malegori. Grazie a questo lavoro, il 14 Dicembre 2014 Yoon viene ricevuto da sua Santità il Dalai Lama.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here