Ultima modifica 2 Marzo 2020

In tanti in questi giorni si stanno chiedendo e adoperando per aiutare i genitori ad affrontare il tema del Corona virus da un punto di vista psicologico affinché i bambini possano comprendere e superare questo momento difficile che può creare ansie e paure.

Sicuramente anche solo il fatto di parlarne può dare sollievo, essere liberatorio e salutare  costituendo un momento di confronto e crescita importante.

Se le storie possono dare un volto e un nome alle paure aiutando a identificarle, fronteggiarle e a sconfiggere il senso d’isolamento che viene a crearsi, il tempo della lettura si trasforma in un momento per acquisire risorse preziose per fronteggiare i timori più disperati.

Esemplare in questo senso, la storia che racconta il Dr. Seuss ne Il paese di Solla Sulla, magistralmente tradotto in italiano da Anna Sarfatti, edito da Giunti.

La vita serena e felice di un buffo giovane gatto giallo, viene scombussolata da una serie di guai. Convinto dalla sua giovane età e dall’inesperienza di poter controllare ogni cosa prestando maggior attenzione e concentrazione, all’inizio cerca di opporre resistenza con tutto se stesso ma senza successo.
Il paese di Solla SullaEd ecco altri guai!
Da sopra!
Da sotto!
Un Pinzi sul collo!
Al piede un Punzotto!
Impossibile ora sostener la battaglia!
Il Pinzi! Il Punzotto!
I sassi! La Quaglia!
Il mal di sventura ormai mi attanaglia!

E così, sommerso dai guai, il giovane gatto decide di inseguire uno strano tipo che  gli fa intravedere una possibilità di salvezza, quella di andare in un paese dove la sfortuna non esiste:

 “Solla Sulla, sulle acque del fiume Trastulla, soffre poco chi è là! O quasi nulla”.

Ed ecco altri guai! Da sopra! Da sotto! Un Pinzi sul collo! Al piede un Punzotto! Impossibile ora sostener la battaglia! Il Pinzi! Il Punzotto! I sassi! La Quaglia! Il mal di sventura ormai mi attanaglia! E così, sommerso dai guai, il giovane gatto decide di inseguire uno strano tipo che gli fa intravedere una possibilità di salvezza, quella di andare in un paese dove la sfortuna non esiste: “Solla Sulla, sulle acque del fiume Trastulla, soffre poco chi è là! O quasi nulla”.

Nonostante le prove di difficoltà crescente che il nostro povero gatto dovrà affrontare, alla fine il viaggio alla ricerca di questo posto si rivelerà inutile e scoprirà che l’unico modo per sopravvivere ai guai sarà armarsi:

Ora so che avrò guai.
Sarò forse infelice.
Avrò sempre dei guai.
Potrei essere morso dal Quagliotto Pennuto
se mi addenta nel posto dove sono seduto.
Ma ho con me un bel bastone.
Da oggi in poi sono pronto.
I miei guai si preparino…
Io non temo lo scontro!

Non c’è nessun posto sulla terra dove rifugiarsi e scampare ai pericoli e ai problemi. Le difficoltà e la sofferenza sono ineluttabili.

Allora che scelta ha il gatto davanti a questo dato di fatto, che scelta ha il bambino alla fine della storia?

Il lettore insieme al protagonista del libro ha preso coscienza dei guai, ha provato a evitarli, a mettersi in salvo, ha varcato i confini del proprio paese per esplorare nuove terre.

E in questo viaggio quello che è accaduto è che il protagonista ha subito una lenta e progressiva trasformazione, fisica e psicologica che lo ha cambiato per sempre in una realtà che però è la stessa di prima.

Ovviamente non è il caso del Corona Virus, le cose evolveranno e presto speriamo diventi solo un ricordo. Ma considerato che nessuna vita è indenne da rischi, l’unica possibilità che abbiamo è aiutare i bambini a diventare artefici della propria vita trasformando i guai in opportunità di crescita.

Il paese di Solla Sulla,
Dr. Seuss,
traduzione di Anna Sarfatti,
Giunti, Firenze, 2005

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here