Ultima modifica 29 Gennaio 2013

All’epoca dell’incidente, nel 1980, io ero piccola e non ricordo niente. Poi, negli anni, parlandone a scuola, con i miei genitori, vedendo il bellissimo film di Marco Risi “Il muro di gomma” ho appreso di questo triste episodio e da allora, tante pagine sono state scritte, senza però venirne mai a capo.
L’unica cosa certa è che il 27 giugno del 1980,l’aereo di linea Douglas DC-9,decollato dall’Aeroporto di Bologna, appartenente alla compagnia aerea italiana Itavia, si squarciò in volo all’improvviso e scomparve in mare. E morirono 81 persone,77 passeggeri, tra cui 11 bambini, e quattro membri dell’equipaggio.
Le tesi sulla strage in questi ultimi anni sono state tante ma solo oggi è arrivata la prima sentenza definitiva della Cassazione (n°1871) secondo la quale l’aereo fu colpito da un missile e non da un’esplosione interna al Dc-9. Pertanto lo Stato deve risarcire i familiari delle vittime per non aver garantito, con sufficienti controlli dei radar civili e militari, la sicurezza dei cieli.
“Dopo 32 anni giustizia è fatta”, ha commentato a caldo, Daniele Osnato, uno dei legali delle vittime.

Forse questa sentenza sarà il punto di partenza per arrivare finalmente alla verità, in un paese dove spesso la verità non è mai così scontata!

Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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