L’arredamento diventa chic

Ultima modifica 7 Gennaio 2020

 

Si sente tanto parlare di stile shabby chic e, spesso, questo termine viene usato impropriamente per indicare anche quello country chic.

shabbychicIn realtà, ci sono delle differenze e, se si aggiungono anche quello cottage chic, french, beach cottage o gustaviano, si rischia di fare confusione.
Andiamo ad analizzarli uno per uno.

Shabby chic è il termine coniato dalla rivista The World of Interiors nel 1980 ed è diventato estremamente popolare negli Stati Uniti, negli anni ’90.
Letteralmente significa “elegante trasandato”. Infatti, un vero mobile shabby è un mobile vecchio, rovinato dal tempo.
Invece, lo stile shabby chic è un tipo di finitura che si dà all’arredo, ma che riguarda anche i tessuti e gli oggetti decorativi.
Si tratta di una pittura chiara, bianca o pastello, decapata. In parole povere, il mobile viene trattato per assumere un aspetto “rovinato” e “sbiadito”.

country chic

Country chic significa “campagnolo elegante”, non è una tecnica di pittura sul mobile, ma una forma vera e propria d’arredo, uno stile che si basa sulla semplicità della vita di campagna che, nel provenzale, viene esaltata, ispirandosi al paesaggio della regione francese. Infatti, parliamo di stile provenzale, ma c’è anche quello inglese, americano, etc.
I mobili country chic possono anche essere nuovi e non presentano, per forza, segni di usura.
Per quanto riguarda le tinte, si prediligono quelle pastello, come il lilla della lavanda, ma anche tonalità forti, come il giallo o un rosso acceso.
Molto usati sono anche gli arredi colorati al naturale, cioè lasciando in evidenza la finitura del legno.
Colori a parte, la senzazione che deve emergere è il senso di calore e tradizione.

In entrambi i casi, per quanto riguarda i tessili, predominano pizzi, tende di lino o cotone, ricami, merletti sotto le mensole, tessuti floreali, tutto rigorosamente bianco, anche se ci sono diverse sfumature pastello, panna o grigio perla.

Per quanto riguarda i materiali degli accessori, predominano il ferro battuto e il legno, le porcellane bianche o a motivi floreali,gabbietta_matrimonio_4 fiori di campagna, lavanda, rose, sistemate dentro vasi rustici, come quelli di metallo da giardiniere. Tipico di questo stile è la classica gabbietta per gli uccelli.
I quadri sono generalmente a tema bucolico, come fiori, campi e animali da cortile.

Il cottage chic, tipicamente inglese, è fatto di legni scuri, colori molto vivaci, soffitti bassi e trame a fiori.

beach cottageIl beach cottage chic è uno stile semplice, che si adatta perfettamente alle beach houses, alle case al mare. I colori predominanti sono, quindi, tutte le sfumature dell’azzurro e del verde, simboli di conchiglie, stelle di mare e legni di recupero.

Lo stile gustaviano svedese nacque nella seconda metà del ‘700, con Re Gustavo III, dalla fusione tra il Rococò francese e Neoclassico, adattandoli al più sobrio gusto nordico.
Si tratta di uno stile semplice, quasi minimalista, in cui predominano toni chiari, luminosi e delicati , per sfruttare al massimo la poca luce del freddo clima nordico.

stile gustavianoGustavo non era ricco come il cugino e non poteva importare le rare e ricche essenze delle colonie, per cui vennero usati i legni dolci delle foreste svedesi come il pino, il faggio, la betulla e l’abete, laccati con colori chiari.
Le tinte prevalenti, infatti, sono il bianco, l’azzurro-grigio, il verde salvia e il rosa, tutti in tonalità molto chiare, e qualche pennellata d’oro.

Grande importanza è data alle sedute, divani e poltrone, con stoffe chiare, spesso del colore naturale del lino, oppure del cotone stampato a piccoli quadri o righe. Completano l’arredo i fiori freschi e la luce soffusa delle candele.
Proprio per questo, lo stile gustaviano può essere considerato il padre dello shabby chic.

Rachele Masi

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