Ultima modifica 15 Aprile 2013


L’ultima piaga del precariato giovanile, una beffa a tanti giovani professionisti che, dopo aver studiato tanto, anelano a realizzare i propri sogni: molti Comuni italiani pubblicano bandi per cercare professionisti (architetti, ingegneri, giornalisti) disposti a lavorare senza compenso.
Quale sarebbe il vantaggio? Una citazione sul curriculum…

E così dopo che le pubbliche amministrazioni si sono ridotte sul lastrico da spending review e da  politiche fallimentari, emanano bandi che non prevedono soldi per i professionisti.
C’è un sindacato, l’Inarsind, che tutela ingegneri e liberi professionisti e ha organizzato su Facebook un Osservatorio sugli incarichi pubblici chiedendo a ingegneri e liberi professionisti di segnalare le loro storie di tecnici non pagati (contro l’articolo 36 della Costituzione: “Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro”).

Da professionista che ha speso tempo e denaro per laurearsi…sono veramente disgustata!

Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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