Le favole delle mamme

Ultima modifica 6 Novembre 2015

Una delle caratteristiche di noi mamme è la capacità di inventare e re-inventare favole. Sarà che spesso arriviamo a casa stanche, e proprio non ci va di aprire l’ennesima raccolta di fiabe, sarà che ormai le conosciamo a memoria, sarà che in fondo “i soliti” personaggi e le loro scelte, proprio non ci vanno giù, resta il fatto che la strategia creativa di narrare favole inedite e sconosciute, soprattutto a noi stesse (!), si trasforma in un’abitudine salvamamma. Io, per esempio, prendo spunto da episodi vissuti nella mia giornata per vagare poi nelle mie poche, se non scarse risorse creative, decidendo la durata della favola in proporzione al mio livello di stanchezza. I risultati? A quanto pare sempre soddisfacenti, perché i miei bimbi, dopo la mia performance narrativa, si addormentano con la promessa di una nuova favola per il giorno dopo. Ed io? Beh, in fondo anch’io sono soddisfatta e sapete perché?

  1. E’ un buon esercizio per la mia fantasia, spesso poco ascoltata;
  2. è un’occasione per ri-vedere alcuni momenti della mia giornata;
  3. mi regala una percezione di efficacia quando incrocio gli sguardi divertiti dei miei bimbi;
  4. non ho bisogno della luce, perché quello che racconto non è scritto in nessun libro;
  5. è catartico, perché spesso ci metto molto di mio, “costringendo” i personaggi a scelte non sempre convenienti per loro, ma estremamente terapeutiche per me;

e poi…l’elenco potrebbe continuare a lungo, ma è meglio lasciare a voi, mamme inventastorie, un momento di riflessione per raccontarvi gli innumerevoli vantaggi percepiti. La creatività è un dono meraviglioso, e spesso noi dimentichiamo di nutrirlo, ma grazie ai nostri bimbi possiamo farlo e allora, perché non iniziare da subito?

Buona favola a tutte!

 

Cecilia Gioia

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

GLI ULTIMI ARTICOLI

More article