Ultima modifica 6 Novembre 2015

 

Oggi si parla d’amore. L’amore è vita e lasciarlo andare via dalla nostra esistenza è come fare andare via la vita stessa. D’amore parlano i libri, i film, le canzoni. E noi siamo sempre all’inseguimento di quest’amore… di qualsiasi forma sia.

amami

Vogliamo sempre troppo e tutto troppo in fretta. In questo siamo ancora dei bambini. Desideriamo che l’altro o l’altra sia lì per noi, solo per noi. Non siamo disposti ad aspettare un solo minuto di più.

L’amore che smuove le montagne e ci spinge controcorrente, contro tutti e tutto. Quello che ci fa sfidare le convenzioni e andare oltre. L’amore che non ci fa temere il giudizio altrui e ci fa essere spavaldi, pericolosi per noi e per gli altri.

L’amore di oggi è ricco di orpelli, di costruzioni. Bisogna liberarsi di molti vestiti mentali che ci hanno reso pesanti e ricchi di paranoie. L’amore vuole vestiti leggeri, estivi oppure caldi come un abbraccio. L’amore vuole baci. E cosa faremmo per un bacio?

Con lo scopo di avvicinare due culture così diverse come quella italiana e quella cinese, un ragazzo di Lecco che studia a Pechino ha raccolto decine di baci da sconosciuti nella capitale cinese, semplicemente scrivendo su un cartello “Kiss me, I’m Italian”. Lui si chiama Andrea Ponzoni ha 25 anni ed è laureato in mediazione culturale e lingua cinese. Ora si trova a Pechino per frequentare un corso alla BLCU (Beijing Language and Culture University) ed ha voluto fare un esperimento per cercare di avvicinare due culture agli antipodi come quella italiana e quella cinese.

Andrea si è collocato in mezzo ad una strada affollata con un cartello sul quale era scritto “Kiss me, I’m Italian (“Baciami, sono italiano”), mentre due amici cinesi, che studiano presso la sua stessa Università, riprendevano la scena.

Secondo la cultura tradizionale cinese, l’atto scambiarsi un bacio o un gesto d’affetto in pubblico è considerato disdicevole e inappropriato, perciò la sua richiesta di un bacio non era così scontata come potrebbe apparire a noi occidentali.

“L’esperimento è stato fatto presso Wangfujin (Pechino)”, ha raccontato Andrea. “L’idea mi è venuta in mente dopo aver visto “Kiss me, I’m Irish” e “Kiss me, I’m Spanish”, due video virali che invitano a riproporre la stessa scena in versione multinazionale. Per il girato sono stato aiutato da un paio di amici cinesi che studiano arte nella mia Università. Mi hanno aiutato nelle riprese e nello spiegare alla gente cosa stavo facendo”.

“Le riprese sono state fatte in un paio d’ore circa”, ha spiegato. “La prima mezz’ora è stata frustrante perché non potevo prevedere la reazione dei passanti, ero un po’ agitato e per questo non ho contato i baci. A fine riprese, pensavo di averne ricevuti una decina. Invece è andata molto meglio”.

L’esperimento, infatti, è andato così bene che il video di Andrea è diventato virale: le persone più anziane scappavano a gambe levate di fronte alla richiesta di un bacio in pubblico, mentre i più giovani, dopo un’iniziale riluttanza, facevano la fila per baciarlo sulle guance e farsi riprendere.

Ma, come sempre in questi casi, i più spontanei ed entusiasti sono stati i bambini. I piccoli si sono divertiti da matti e spesso tornavano da Andrea più di una volta.

Noi per amare e vivere dobbiamo sporcarci le mani. Perché vivere significa buttarsi con coraggio e magari cadere e sbattere il muso. Amare è magia. Anche quando c’è un buio spaventoso, se ci mettiamo a carponi e cerchiamo meglio, possiamo scoprire cose meravigliose sull’amore.

Paola Lovera

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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