Ultima modifica 20 Giugno 2019

Ma perché della scuola si deve sempre parlar male, attaccare, vedere la malizia negli insegnanti, le cose sbagliate? Per fortuna che c’è il cuore grande della mia amica e collega Ylenia che fa capire che la scuola non è solo questo ma molto altro.

Parto in quarta in quanto qualche giorno fa ho letto questo articolo in cui si parla di una scuola di Firenze dove le insegnanti hanno fatto un regalino per la Prima Comunione dei loro alunni (una quarta o una quinta scuola primaria,credo) e sono state denunciate all’Associazione Consumatori (?) dai genitori di alcuni alunni che non hanno ricevuto il regalo in quanto non ricevevano il Sacramento.

maestre-scuola

Cito testualmente dall’articolo: “…qualcuno si è messo a piangere, qualcuno ha detto ai genitori che non trovava giusto che i compagni avessero ricevuto il regalo e loro no…”.

Sono onestamente sconvolta dai toni dei commenti che leggo sotto, di persone che parlano di “impiegate statali che durante il loro orario di servizio non dovrebbero né fare né ricevere regali”, di “scuola laica”, di “ora di religione” e via dicendo.

E non li ho letti neanche tutti.

Regalo o non regalo, Comunione o non Comunione, scuola laica ed ora di religione, non è questo, secondo me il problema.

A mio modo di vedere c’è una scarsissima collaborazione tra scuola e famiglia, un eterno conflitto direi.

A parte il fatto che piangere a nove o dieci anni per un regalo (un’immaginetta sacra) che non è stata consegnata mi sembra veramente grave, ma di più lo è la reazione dei genitori che non sono stati capaci di dare una spiegazione ai bambini, di dire che per ogni scelta c’è comunque una serie di responsabilità e conseguenze e non hanno trovato di meglio che andare in delegazione, come sempre, dal Dirigente per lamentarsi di queste maestre cattiva che hanno traumatizzato i figli.

Sicuramente c’è stata una mancanza di tatto e delicatezza da parte delle insegnanti a gestire la situazione; anche a me è capitato in passato e da noi è prassi (alla faccia di chi dice che siamo impiegate statali in servizio, siamo PERSONE!) fare un presente agli alunni che fanno la prima Comunione. Spesso gli alunni ci portano le bomboniere e ci invitano alla funzione religiosa, abbiamo sempre il posto nelle prime file sui banchi della Chiesa.

Aldilà della religione, del crederci o non crederci, è il loro momento importante, uno dei primi ed è bello entrare nelle loro vite, anche solo per un giorno.

Abbiamo gestito anche noi classi eterogenee formate da bambini che facevano la Comunione e da bambini che non la facevano; alcune volte abbiamo fatto un regalo a tutti comunque, altre volte abbiamo fatto una festicciola in cui abbiamo insegnato ai bambini ad essere FELICI per i loro compagni che affrontavano un momento così importante.

Nessun pianto, nessun trauma ma…parlare,parlare,parlare,in maniera serena.
I bambini hanno sempre accettato tutto se in classe c’è un clima di fiducia e di serenità.

Purtroppo spesso noi adulti vogliamo essere diversi ma non accettiamo la diversità. Qualcuno parlava di “società dei diritti” in cui si pretende e basta e si è sempre a caccia di un sopruso a cui far guerra, ed è proprio vero.

Arianna Simonetti

Maestra, mamma, donna con mille interessi ed attività ... non necessariamente in quest'ordine! Motto della vita: Ama e fai quel che vuoi ... per tutto il resto c'è tempo

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