Mercatini di Natale

Ultima modifica 20 Aprile 2015

mercatini di nataleSono da tempo proliferati in ogni angolo d’ Italia, ne contiamo più di 400. Sulla scia delle tradizioni dei popoli del nord città e borghi si riempiono di luci, si sentono canti di Natale e, raccolte in piazze o lungo le strade sorgono piccole casette di legno addobbate e scintillanti, colme di oggetti inneggianti alla festività.

Ma, ed è una caratteristica tutta italiana, la fantasia si sfrena e, basandosi sulle tradizioni che variano di luogo in luogo, ogni mercatino è uguale e diverso, peculiare, sempre offrendo ognuno un motivo per essere visitato.

Cominciamo dai più antichi, quelli dell’Alto Adige, che hanno ormai 20 anni di vita e che regnano in ogni dove, città, comuni e piccoli borghi li ospitano nelle loro strade e piazze, trasformando gli già splendidi panorami in paesaggi da favola, con i picchi innevati che ne circondano e chiudono gli orizzonti, in un tripudio di luci colorate e intermittenti e di profumi inebrianti sui quali spicca quello del vin brulè, tra profumi di spezie e cannella.

Bolzano ha dedicato la centrale piazza Walter e Merano la passeggiata lungo il passirio e alcune vie del centro, ma Lagundo, Vipiteno, Brunico, Bressanone offrono, oltre la bellezza, tanti prodotti artigianali, tipici, piste di pattinaggio, giostre coloratissime e d’antan per i più piccini, canti natalizi e ….dolci, tanti dai biscotti alle dodici versioni del pan pepato allo Zelten o al particolarissimo stollen la cui ricetta richiede: mandorle, cannella, uva sultanina, limone e arancia candita.

Candelara, in Puglia si orna di candele per illuminare e rendere più magica l’atmosfera del suo splendido borgo medioevale e del suo particolarissimo mercatino tra i lampi e le stelle dei fiori di fuoco e delle migliaia di palloncini luminosi che saliranno verso le stelle ad aggiungere magia a magia.
Ma la suggestione maggiore dura 15 minuti nei fine settimana di dicembre, quando appena cala il buio, si spengono tutte le luci elettriche e il borgo resta illuminato dalle 1000 e più candele accese, che donano una particolarissima calda atmosfera, si ritorna indietro nel tempo sotto quelle fiammelle tremolanti e tutto appare sotto una luce diversa.
In quell’atmosfera tipicamente medioevale nelle tante bancarelle gli artigiani plasmano la cera, sotto gli occhi attenti e meravigliati degli astanti creando, con mani sapienti, candele di tutte le forme e colori.
Ma non basta, sparse per le viuzze contorte sono raffigurate scene di Presepi, in tutte le forme, realizzate con materiali anche più improbabili e i bimbi possono creare decorazioni natalizie insieme a Babbo Natale.

Poi ci sono borghi che vivono il Natale, non dedicano piazze o strade ad un mercatino, ma si animano e…….

Rango, un piccolo villaggio in provincia di Trento, un luogo dove il tempo sembra non essere  trascorso e nel quale si rivivono  antiche atmosfere, diventa magico quando, dal 30 novembre di ogni anno nelle sue strette strade, tutte in salita, nelle sue piazzette, nelle casette in pietra unite e collegate dagli androni tipici, con le legnaie a vista, nei suoi porticati, il tutto addobbato con festoni luci e colori risuonano le carole e le musiche della tradizione.
Non c’è posto per bancarelle o casette di legno, sono i portoni, le stanze che si aprono sulle strade, le vecchie botteghe che si trasformano, vi si possono ammirare tanti prodotti dell’artigianato locale, come addobbi per l’albero, per il presepe, specialità gastronomiche tipiche trentine che si possono gustare sorseggiando un buon vin brulè che ti riscalda cullandoti al suono delle fisarmoniche e delle zampogne.

Qui, come in molti paesi in Lombardia e Trentino il 13 dicembre arriva S. Lucia con il suo asinello carico di doni e dolci per tutti i piccoli presenti mentre il 22 elfi, musici e giocolieri divertiranno tutti, piccoli e grandi con spettacoli itineranti, favole raccontate negli angoli da elfi e gnomi.

Il medioevo permea Candelo, un borgo in provincia di Biella, dove il centro storico del paese, completamente fortificato e perfettamente conservato, dalle case in pietra e dai vicoli acciottolati accolglie il Natale, aprendo case e botteghe dove i prodotti artigianali vengono presentati tra luci, colori e addobbi diversi.
La musica fa da sottofondo e l’allegria regna sovrana, un presepe vivente si snoda per le strette stradine e qui a là squisitezze locali vengono offerte e assaporate da tutti i presenti.

Altri mercatini sono meno tradizionalisti , per esempio a Pisa sono i bambini i protagonisti nella stazione Leopolda trasformata in un magico laboratorio, una vera e propria Fabbrica di Babbo Natale, dove, con l’aiuto di gnomi e folletti preparano addobbi, regali e tanti oggettini, imbucare nell’ufficio postale la letterina dei desideri, farsi fotografare in quel magico e scintillante ambiente o con Babbo Natale stesso, potendo assaggiare tutti insieme le leccornie cucinate proprio da lui, da Babbo Natale.

I grandi, invece, possono partecipare alla Corsa di Babbo Natale a Pedavena.

Il primo dicembre si corre per le vie del paese per 4 o 10 km, a seconda del proprio fiato, ma solo indossando giacca e berretto rossi dal bordo bianco e una fluente barba bianca. Il traguardo è ovviamente il mercatino, i tradizionali chioschi e bancarelle ornano il parco della locale, famosa, birreria Dal 16 dicembre verrà acceso il più grande albero di Natale.

È disegnato sul monte che domina la città di Gubbio con 800 punti di luce, variamente colorati in una fantasia veramente suggestiva che, ogni sera, attirerà lo sguardo e l’ammirazione dei fortunati spettatori.

E il panorama non è certo completo.

Nonna Lì

 

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