More e lamponi ci salvano dalla gastrite

Ultima modifica 6 Novembre 2015

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Le more e i lamponi sono dei frutti di bosco molto buoni e da oggi avremo un motivo in più per inserire questi piccoli frutti nella nostra dieta: centocinquanta grammi al giorno ci aiuterebbero a prevenire l’infiammazione gastrica.

Lo studio condotto dai ricercatori della Università degli Studi di Milano e della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige ha evidenziato che gli ellagitannini contenuti in mora e lampone hanno un meccanismo di azione particolare in grado di contrastare l’infiammazione gastrica e getta le basi per un’interessante applicazione di questi frutti come complemento o alternativa al farmaco nella lotta contro le ulcere e gastriti e come integratori nelle dieta quotidiana.

La ricerca è durata due anni ed si è svolta nel Centro Ricerca e Innovazione di San Michele all’Adige e del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università degli Studi di Milano. Nel laboratorio di San Michele, sotto la guida di Fulvio Mattivi, si sono isolati i principi attivi utilizzando frutti provenienti da campi sperimentali, mentre la parte biologica è stata realizzata presso il Laboratorio di Farmacognosia dell’Università degli Studi di Milano, diretto da Mario Dell’Agli che da anni si occupa dello studio delle attività biologiche di prodotti di origine vegetale.

Per le more è stata utilizzata la varietà Lochness e per il lampone la varietà Tulameen. I ricercatori del Dipartimento Alimentazione hanno ottenuto l’estratto di more e lamponi e quelli di Milano hanno effettuato le sperimentazioni in vitro, valutandone l’effetto anti-infiammatorio ed anti-ossidante.

Per la prevenzione si è identificata la dose ottimale in centocinquanta grammi al giorno di frutti consumati freschi. Possiamo dire che lampone, mora e anche fragola, in particolare, sono tra le principali fonti alimentari di ellagitannini. Si tratta di una classe di composti particolarmente complessi che interagiscono positivamente con l’organismo umano svolgendo una azione positiva antivirale, antiossidante e chemiopreventiva nei confronti di alcune patologie tumorali. Inoltre interagiscono positivamente con alcuni enzimi digestivi, ad esempio rallentando l’assimilazione dei grassi. Da oggi gli ellagitannini possiedono un’ulteriore attività benefica: quella anti-infiammatoria a livello gastrico.

Paola Lovera

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