Ultima modifica 3 Giugno 2021

Nel precedente articolo abbiamo parlato delle paure dei bambini piccoli, entro i due anni, maggiormente legate al senso di abbandono e separazione.

Come vi accennavo, le paure cambiano con l’età, nel contenuto e nella tipicità delle stesse. Intorno ai tre o quattro anni circa quindi ne emergono di nuove.

Le paure dei bambini: mostri e dinosauri da ammirare e da temere.

Le paure dei bambiniCollochiamo intanto la fase di crescita.

Ci troviamo di fronte ad un bambino che ha da poco acquisito la sua autonomia dalla sua figura di accudimento primaria, ovvero generalmente la sua mamma.
Questa indipendenza gli fa vivere un senso di potere, il bisogno di autoaffermarsi, di sfidare le regole, per rimarcare chi è.

Il mondo gira sempre intorno ai bambini, almeno per quanto riguarda la mia filosofia e il mio rapporto con loro e, se quando nascono, toccano il picco dell’egocentrismo, questo non scampare subito ma persiste per qualche anno ancora.

In questa fase però, il loro bisogno di unicità si scontra con la consapevolezza che esistono anche gli altri, i pari alla scuola dell’infanzia ad esempio, per cui devono fare i conti con la frustrazione della possibile mancanza di soddisfazione di questo bisogno fondamentale.

Per fare un esempio, credo abbiate tutte in mente i bambini di questa età che si scontrano con gli altri e litigano per avere un gioco, lo strappano di mano all’altro oppure non lo concedono per nient’altro al mondo.

Questo è l’egocentrismo, sano.

Detto questo, il loro mondo interno e le loro fantasie, espressi nel gioco o nel disegno, si popolano di mostri, streghe, aggressori di ogni tipo.
Avete in mente i maschietti così tanto affezionati ai dinosauri o ai super eroi?
Questi danno al bambino un senso di potere di una certa valenza.

Ma che legame c’è con la loro fase di sviluppo?

Questi sono elementi che affascinano da una parte e spaventano dall’altra.
Incuriosiscono il bambino poiché sottintendono l’aggressività ed il potere, elementi ai quali il bambino aspira per tutelare il suo bisogno di egocentrismo e di onnipotenza.

Dall’altra, si trasformano in elementi spaventanti perché il bambino deve imparare a conoscerli, a gestirli, a farci i conti.

La forza che trasmettono non è solo loro, ma rappresenta una parte del bambino stesso, con la quale lui si identifica.

Spiegato in modo più semplice, se vedete un bambino che gioca con un dinosauro, fa finta di sbranare gli altri animali, si impegna nelle lotte o disegna spadaccini e guerre, tutti questi elementi simbolizzano oggettivamente l’onnipotenza, perché a loro appartiene, e la stessa rappresenta anche ciò che sta vivendo il bambino in questa fase, quindi una parte di sé.

Tutto questo è molto affasciante per loro.

Allo stesso tempo, alcuni bambini possono sviluppare la paura di ammalarsi, di farsi male o quella dei pericoli fisici.

Perché?

Questo è l’altro lato della medaglia, ovvero potrebbe rappresentare la paura della concretizzazione della sua onnipotenza, di cui sopra. Un bambino, ad esempio, potrebbe pensare che se agisce dell’aggressività, questa si riversi poi su di lui, come un boomerang, ad esempio ferendolo.  Ecco spiegate queste altre paure.

Io mi sono limitata a queste, ce ne sono tuttavia altre, ma lascio a voi la parola per raccontare le vostre esperienze: che paure vivono i vostri piccoli?

Sono mamma di una splendida bambina. Terapeuta EMDR, Psicoterapeuta (specializzata in psicoterapia dell'infanzia, dell'adolescenza e delle coppie), Consulente per il Tribunale di Varese in materia di separazione/divorzi e Formatrice in progetti di prevenzione al maltrattamento ed abuso infantile. La psicologia non è solo un lavoro ma una vera e propria passione.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here