Non sempre di mamma ce n’è una

Ultima modifica 18 Giugno 2018

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Essere genitori ed essere omosessuali vengono spesso ritenute realtà inconciliabili. Eppure l’omogenitorialità esiste. Nascono e crescono figli da persone lesbiche e gay.

Questi figli non sono però riconosciuti dal sistema legislativo italiano come frutto di una scelta di coppia, e la figura del co-genitore (genitore non biologico) non gode di diritti e, soprattutto, di doveri nei loro confronti.

In caso di morte del genitore biologico, o semplicemente di una separazione tra i genitori, i figli nati all’interno di una relazione omosessuale rischiano per legge di essere privati della continuità educativa ed affettiva del co-genitore.

Inoltre, che effetti produce nella quotidianità di un bambino e sul suo equilibrio psicologico la mancanza di riconoscimento di entrambi i genitori da parte delle scuole, dei pediatri, delle altre famiglie, delle istituzioni, della società in genere?

Sarebbe ora di affrontare la discriminazione e il misconoscimento che i figli e le figlie di persone omosessuali vivono in Italia, e produrre soluzioni nel loro interesse.

(ringrazio le Famiglie Arcobaleno per lo spunto di riflessione)

Anarkikka

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