Ultima modifica 6 Novembre 2015
Produrre capi di abbigliamento vitaminici, tonificanti per la pelle, utilizzando gli scarti delle arance, grazie alle nanotecnologie. L’idea sta diventando realtà e si chiama Orange Fiber. È l’avventura di due giovani donne siciliane, Adriana Santanocito e Enrica Arena, che adesso hanno ricevuto un importante finanziamento dalla Provincia autonoma di Trento e dal Fondo europeo di sviluppo regionale attraverso il bando “Seed Money”, e hanno preso domicilio a Rovereto, in Trentino. Oltre che all’affinamento del prototipo, il 2014 è dedicato all’assunzione di nuovi partner per l’avvio della produzione.
Sono due ragazze originarie di Catania e vi sono rimaste fino all’adolescenza. Accomunate da una visione di sviluppo sostenibile hanno studiato a Milano. Adriana Santanocito ha seguito un corso triennale in Fashion Design all’Afol Moda di Milano e ha dedicato la tesi allo studio del processo per lo sviluppo di un prodotto inedito, con la collaborazione del Politecnico di Milano, dove ha testato le sue ipotesi e messo a punto la sperimentazione. Enrica Arena intanto si è laureata in Cooperazione internazionale per lo sviluppo e in comunicazione.
Insieme hanno fondato Orange Fiber. Il processo introdotto dalla start-up rende possibile l’estrazione di cellulosa da scarti agrumicoli e il suo uso per il settore tessile. Ma c’è di più. Grazie all’impiego delle nanotecnologie, Orange Fiber fissa ai tessuti oli essenziali di agrumi, affinché il vestito rilasci vitamine su chi lo indossa e ne favorisca il benessere.
L’innovazione vale fin dal principio l’attenzione nazionale e internazionale: nel 2013 Orange Fiber è tra le finaliste del round mondiale della Creative Business Cup Competition e tra le 14 idee italiane innovative selezionate per essere proposte a Wall Street durante Usa Camp organizzato da Italia Camp. C’è in palio il premio “Il Talento delle Idee” nell’ambito del premio Gaetano Marzotto, la Menzione Speciale Working Capital-Telecom Italia nell’acceleratore di Catania.
E’ soprattutto la storia di due donne che con le arance fanno magie.
Paola Lovera