Ultima modifica 23 Ottobre 2019

The Addams Family apre le porte della sua casa giusto in tempo per Halloween!

Partiamo dalle premesse: io con i telefilm della famiglia Addams ci sono cresciuta e sono una cultrice della serie classica, ancora in bianco e nero.
Nonostante i film e alcune riedizioni in versione cartone animato successivi alla serie cult, io sono rimasta affezionata ai personaggi così come li ho conosciuti da piccola.
Ammetto quindi che l’idea di un film animato mi lasciava un po’ perplessa, temevo che il format adatto ai più piccoli non fosse all’altezza degli standard mostruosi cui ero abituata.

E ho dovuto ricredermi!

Siamo andati all’anteprima de “La Famiglia Addams” io ed il mio quasi-quattenne uscendone entrambi più che soddisfatti ( per motivi diversi ovviamente).La Famiglia Addams recensione

Il formato film d’animazione mantiene lo stile soft horror con torture, case infestate, ghigliottine, sedie elettriche ed esplosioni.

Lo stile grafico dei personaggi lascia inizialmente un po’ perplessi perché assomigliano tantissimo ai personaggi “plasticosi”di Piovono Polpette ad esempio, ma nel giro di poco ci si fa l’occhio e si colgono i dettagli che ricordano molto i personaggi originali, con alcune particolarità che danno soddisfazione come le trecce di Mercoledì, adorabilmente  realizate a forma di cappio..

Il film offre la possibilità di apprendere l’inizio della storia della famiglia Addams così come la conosciamo. Una storia di persecuzioni, fughe ed immigrazione ( il tema è attualissimo), tenuta in piedi dall’incredibile storia di amore e di passione di Gomez e Morticia.La Famiglia Addams

Senza addentrarci nello spoiler, il film è incentrato sul momento in cui la famiglia Addams, felice e autereferenziale nella sua casa gotica e spettrale, mentre si prepara alla cerimonia della mazurka della spada durante la quale Pugsley diventerà “uomo” ( una sorta di rito di passaggio mostruoso), si trova al centro dell’attenzione di un famoso personaggio televisivo che rifà il look alle case con un tripudio di tonalità pastello e fiori di plastica.

Ne scaturisce un conflitto culturale, in cui i veri mostri, decisamente, non sono gli Addams.

Come ogni buon film destinato ad un pubblico di bambini, “la famiglia Addams” si fa portatore di un messaggio molto serio: il rapporto genitori/figli.

L’istintiva proiezione di aspettative che ogni genitore ha sul proprio figlio. L’importanza di essere se stessi ed accettare le proprie stranezze e di non omologarsi solo perché sembra la cosa popolare o facile da fare. L’accettazione dell’altro e del diverso, la difesa dei propri cari, nonostante le incomprensioni.

La famiglia Addams

Il significato non ha nulla di banale ed il messaggio arriva chiaro e diretto senza essere pesante. Il ritmo del film consente di alternare momenti molto divertenti e spunti di riflessione, il tutto costellato dall’elemento surreale, caratteristica fondamentale della Famiglia Addams nel suo insieme.

Come per ogni film d’animazione che si rispetti, le voci dei personaggi sono affidate ad un cast d’eccezione: per la versione originale abbiamo attori del calibro di Charlize Theron, Allison Janney e Bette Midler, nella versione italiana le voci risultano meno riconoscibili ma altrettanto capaci di trasmettere emozioni.  Virigina Raffaele, Pino Insegno, Loredana Bertè e pure Raul Bova in un irriconoscibile Zio Fester danno vita ai personaggi principali.

Ci è piaciuto perchè:

“La Famiglia Addams” consente di avvicinare le nuove generazioni ad un vero cult della tradizione televisiva internazionale, rispettandone appieno le caratteristiche ma rendendolo moderno ed accessibile.

Davide si è divertito tantissimo a seguire i tentativi di Pugsley e Mercoledì di eliminarsi a vicenda, mostrando un’insana passione per gli esplosivi e sgranando gli occhi davanti all’intero panorama mostruoso dei parenti Addams.

Tutto sommato, c’è qualcosa per tutti ne “La famiglia Addams”: cuore gag e umorismo sciocco per i bambini e un messaggio importante per gli spettatori di ogni età.

#Spaventometro3

(ma ancora una volta solo per i volumi altissimi del cinema)

Spaventosamente divertente e godibile per tutti, questa è la sorpresa di Halloween perfetta per i fan del cinema grandi e piccini!

Età consigliata: dai 4 anni in su
Da Halloween in tutti i cinema

Genere: Film d’animazione
Diretto da : Conrad Vernon e Greg Tiernan
Con le voci di: Virginia Raffaele, Pino Insegno, Eleonora Gaggero, Luciano Spinelli, Loredana Bertè e Raul Bova
Distribuito da: Eagle Pictures
Durata: 87 minuti

Classe 1973, una passione per le Risorse Umane tanto da farne la mia professione "ufficiale", una famiglia allargata, una figlia adolescente, un marito giramondo come me e due maschietti di 3 e 6 anni che si caricano a molla.

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