Ultima modifica 14 Ottobre 2019

 

Quest’anno Bimbinfiera ci lascia tutti a bocca aperta. Invece che per i suoi stand meravigliosi, però, lo fa per un altro motivo. Il manifesto della fiera, infatti, recita a grandi lettere “Il grande evento per tutta la famiglia” e di fianco svetta la foto di tre madri con rispettivi figli. Ma scusate, se l’evento è per tutta la famiglia, esattamente, i padri dove sono?

Per carità, la famiglia moderna non è più formata da padre madre e figli. Spesso è rappresentata da più di due genitori, perché ci sono poi i rispettivi nuovi coniugi dei propri genitori, che poi, magari, nel mentre, hanno avuto altri figli quindi ci sono innumerevoli step-brother e half-sister. Per non parlare delle coppie omosessuali che, ora più che mai, manifestano il loro desiderio di avere figli. Ma i bambini delle famiglie un po’ più “tradizionali” (passatemi il temine, non mettiamoci a parlare di diverso, uguale, normale, e simili, non è qui che sta la discussione) non rimangono un po’ confusi? E poi, se proprio si volesse alludere a questo tipo di famiglie allargate o“diverse” (idem come sopra) non sarebbe più opportuno mostrare tutti i casi, invece che tre madri presumibilmente single?

Bimbiinfiera

Penso che semplicemente l’intento non fosse quello di mostrare il modello di “nuova famiglia”, ma che, in realtà, non ci si sia posto nessun problema. Si sia fatto questo manifesto pubblicitario senza pensare.

E come tutte le cose fatte senza pensare, non è venuto fuori un granché. Dubito che l’ideatore di questo cartellone abbia pensato a quale possa essere il pensiero del bambino che lo vede in giro per Milano. E non solo, mi chiedo anche: ha pensato a quale immagine della nostra società trapela da quella foto? Non solo il bambino non vede il padre all’interno di quello che potrebbe essere un evento speciale per lui, la fiera del bambino, ma anche dal punto di vista sociale, che figura si fa? I padri non partecipano a questi eventi, solo le madri? E cosa significa? Che i padri sono degli orchi cattivi che non si interessano ai figli? O che le madri portano i figli a spasso e non hanno nient’altro da fare che accompagnarli alle fiere? Vero, la madre di solito è più attenta a determinati bisogni dei figli e anche più disposta a sacrificare un eventuale carriera lavorativa per poter stare più in famiglia, ma nel 2014 non è bene che questo sia uno stereotipo.

Se si vuole fare un cartello con tre madri e tre figli, nel 2014 si dovrebbe pretendere un cartello speculare che mostri tre padri e i figli. Perché se l’opinione comune è ancora che la donna stia in casa a badare ai figli e lavare i panni, c’è qualcosa di sbagliato, di marcio in profondità. Ed è ancora più sbagliato che si guardi una pubblicità di questo tipo senza sconvolgersi, ma come una cosa normale. E, al culmine, è sbagliato che qualcuno progetti una pubblicità i tale tipo.

Silvia Gamba

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

1 COMMENT

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here