Ultima modifica 5 Marzo 2013
Questa volta l’argomento che tratterò sarà diverso, decisamente diverso. Avevo in mente questo pezzo da un po’ ma volevo proporvelo in una giornata particolare come la giornata della prevenzione del tumore al seno ma la notizia della cantante Anastacia mi “costringe” ad accelerare i tempi. Si, parliamo di tumore al seno. Inizio dicendo quanto mi sconvolge la notizia che dopo ben 10 anni la bestia si sia ripresentata a questa donna e voi vi chiederete il perché. Mi sconvolge perché io mi trovo a vivere purtroppo lo stesso problema. Forse raccontarvi la mia storia porterà qualcuna in più verso la prevenzione ed allora avrò già fatto tanto.
Ho scoperto di avere il cancro quasi tre anni fa, in giugno, ero diventata madre da solo un anno, i miei figli avevano di nuovo una mamma da solo un anno quando tutte le mie certezze sono crollate. Tutto poteva sparire in pochissimo tempo, tutto poteva precipitare in un attimo. Si, perché il mio unico pensiero era quello….”cavolo, i miei figli non possono perdere la mamma di nuovo!”
Devo ammettere che ho vissuto alcuni giorni nel limbo, nel terrore e, a volte, nel rifiuto di crederci poi alla fine mi sono svegliata e mi sono detta che dovevo e potevo affrontare, lottare e risolvere anche questo. I mesi successivi sono stati una lotta continua: intervento d’urgenza, chemioterapia e radioterapia di cui vi risparmio i particolari perché non credo che servano….un anno durissimo durante il quale sono stata sulle montagne russe tra vittorie, sconfitte, sconforti e grandi dimostrazione d’amore da parte della mia famiglia. Adesso sono “libera dalla malattia” come dicono i medici da dopo l’intervento, ma non è finita, seguono i mesi della ricostruzione e poi mi porto dentro quella strisciante paura che posso tornare. Perché il cancro non te lo togli più dalla testa, resta lì inchiodato fra un pensiero e l’altro e sbuca fuori quando meno te lo aspetti. E ti basta una notizia come quella di un’altra guerriera, di nuovo colpita da questo maledetto male, per far saltare fuori tutti i tuoi personali demoni.
Ma perché raccontarvi di questa parte decisamente poco piacevole della mia vita, perché mettervi al corrente? Perché voglio spingere ognuna di voi alla prevenzione. La prevenzione vi salverà la vita e non nel senso stretto del “non morire” ma nel senso di non salire su questa giostra decisamente devastante. Controllo, controllo ed ancora controllo: autopalpazione mensile, eco e mammografia annuali o giù di lì, controlli senologici, e non solo, costanti. La strada della prevenzione è l’unica percorribile; prima si trova, meglio si cura. Fatevi questo regalo e fatelo alla vostra famiglia, regalatevi la salute.
Grazie per la tua testimonianza!
bellissimo articolo. Te lo condivido!