Rivoluzione alla Virgin, Branson cancella l’orario di lavoro

Ultima modifica 3 Maggio 2018

Richard Branson, patron Virgin ama innovare e anche provocare. Branson dichiara che con effetto immediato i dipendenti Virgin non avranno più limitazioni nel numero di giorni di vacanza che potranno prendere. Avranno facoltà di andare in ferie come e quanto vogliono, senza preavviso, a patto che la loro assenza non crei danni all’azienda e “non ostacoli il raggiungimento degli obiettivi individuali o di gruppo prefissati”. Libertà assoluta, quindi, ma basata sul senso di responsabilità e del dovere dei dipendenti.

Secondo Branson il mondo del lavoro é cambiato immensamente negli ultimi anni e quindi non aggiornare le regole vuole dire non essere al passo con i tempi. Il passo dal telelavoro con orario flessibile alle vacanze flessibili é molto breve e del tutto logico, spiega, ammettendo allegramente di non avere avuto lui la brillante idea, ma di averla presa in prestito da Netflix, la società Usa di streaming online, dove pare abbia avuto un grande successo. L’esito per Virgin, sarà stesso di Netflix: dipendenti più creativi, più gratificati, più liberi e quindi più produttivi.

Troppo bello per essere vero? Effettivamente non é del tutto vero. Il blog di Branson ha suscitato un immenso responso online, ha portato a una reazione immediata talmente frenetica che Virgin é stata costretta a fare una cruciale precisazione. Il benevolo patron del gruppo si riferiva solo ed esclusivamente al ristretto gruppo di persone che gestisce la sua immensa fortuna di 5 miliardi di dollari. Solo il personal staff di Branson, circa 170 persone in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, e non tutti i numerosi dipendenti del gruppo Virgin, che spazia dalla compagnia aerea ai media e dalla telefonia cellulare alle palestre. Branson ha promesso che se l’esperimento iniziale avrà successo, allora potrà essere esteso a tutte le divisioni.

Anche se solo per pochi, bello e positivo.

Paola Lovera

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