Salvagente o braccioli?

Ultima modifica 6 Novembre 2015

 

La prima estate che abbiamo passato al mare mia figlia aveva 8 mesi e così abbiamo pensato che la soluzione migliore per permetterle di entrare in acqua senza problemi fosse acquistare un salvagente.

salvagente per bambini

La verità è che con il salvagente il bambino si sente sicuro perché si appoggia su qualcosa che lo tiene a galla e così si lascia facilmente mettere in acqua. A quel punto a lui rimane il compito di muovere i piedini per provare a spostarsi e al genitore il compito di stargli vicino e portarlo in giro in mezzo all’acqua per farlo divertire un po’.

Può capitare che nel suo procedere il bimbo si spaventi perché un po’ di acqua gli vada in bocca o negli occhi e questo potrebbe farlo piangere.

Diverso discorso se invece si decide di affidarsi ai braccioli, il genitore li mette al bimbo e a quest’ultimo spetta il compito di muoversi autonomamente in acqua agitandosi sia con le mani che con i piedi (cosa che il salvagente non gli permette perché non lascia la stessa libertà di movimento alle braccia). Forse la fatica per lui sarà maggiore ma il divertimento sarà più o meno lo stesso.

braccioli

Il problema dell’acqua in bocca o negli occhi ovviamente potrà presentarsi anche in questo caso.

Ho letto in rete che alcune mamme preferiscono il salvagente ai braccioli perché questi ultimi potrebbero sfilarsi dal braccio del bimbo, ma la verità è, secondo me, che il problema può sorgere solo se si sceglie una misura un po’ troppo grande, perché se invece la misura dei braccioli è corretta non si dovrebbe correre questo rischio.

Per i bambini più piccoli invece la scelta è obbligata e cioè salvagente con mutandine proprio perché essendo piccoli non capiscono ancora che devono muovere i piedini per aiutarsi a stare a galla e la mutandina serve proprio per aiutarli a stare meglio e più facilmente a galla.

salvagente-mutandina-rotondo

Penso che alla fine la scelta dei braccioli o del salvagente dipenda dal bambino e dalla sua comodità e solo lui potrà capire quello che lo rende più sicuro per affrontare il suo impatto con l’acqua. Siete d’accordo con me?

Laura Zampella

 

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