Ultima modifica 18 Giugno 2018

Sara Varone è incinta, aspetta un bel maschietto, Tommaso, per giugno.
Tanti auguri.
Chi è Sara Varone?
La soubrette che ha soffiato il marito alla Ferilli un po’ di anni fa, la ricordate? Ecco, quella.
Tra l’altro, le somiglia pure un po’ alla Sabrinona, non che brilli di ugual talento e simpatia, sia chiaro, ma la ricorda parecchio. Ora, non è di questo che voglio parlare, ma come introduzione all’argomento, comincia a creare l’ambiente e l’atmosfera giusti.
Dunque, cotanta donna ha un curriculum di tutto rispetto: co-conduttrice con la Gregoraci (e ho detto tutto) del contenitore di Buona Domenica di qualche anno fà, contenitore più che del pomeriggio domenicale, di una quantità di robina trash che neanche la D’Urso riesce a produrre tutta insieme in una volta sola, posatrice dei soliti calendariucci da retrobotteghe, attrice (attrice?! boh, sì, così dicono), ed ora anche direttore editoriale di un nuovissimo settimanale.
E come ha fatto a diventare direttore editoriale?  Il settimanale è “FAMA” ed è edito da “Scotti & Partners”.
Lei aspetta il bimbo dal suo compagno Alessandro Scotti. Se due più due fa quattro…
E poi, per innaugurare, adeguatamente, il suo ruolo di editrice, che fa?
Beh, quello che fanno tutti gli editori di un giornale, no? Fa pubblicare le sue pose nuda con il pancione.
Foto artistiche, che vi credete? Sì, soprattutto quella con tette e il resto al vento, mentre tiene un orsacchiotto sulle ginocchia: uno scatto veramente tenero e dolce, uno scatto che trasmette tutto il senso di completezza che solo la maternità riesce a conferire ad una donna, uno scatto dolce, che sa di calore e coccole… mica come quegli scatti volgari che si fanno quasi tenendo un sex toy in mano, no, no, nossiggnori! Non si deve pensare male!

E sì che si sta facendo tanto, ma proprio tanto, per sdoganare l’immagine della donna a puro involucro, per cercare di dare spessore e qualità al nostro lavoro, ai nostri sforzi… pur mantenendo la femminilità e la bellezza di cui, ammettiamolo, siamo l’emblema.
Mi chiedo: posare in questo modo, oggi, non sminuisce il tutto? Non ci fa tornare indietro almeno di 40 anni? A cosa valgono tutti gli sforzi di una Littizzetto, tutte le lotte contro la violenza sulle donne, tutte le dimostrazioni di parità quando ancora si pubblicano scatti di questo tipo? No, ditemelo voi, perchè io ne sono alquanto nauseata.

Lei, inoltre, di questa gravidanza, candidamente dice: “E’ un bambino voluto; è successo sei mesi dopo il primo incontro, io a Alessandro lo desideravamo tanto. In passato sono stata fidanzata a lungo, eppure non ho mai cercato di diventare mamma: quando invece conosci la persona giusta non devi dire niente, accade e basta.”
Sì, vallo a dire a tutte le coppie che non riescono ad avere figli, pur avendo conosciuto la persona giusta da anni.
Sì, mo’ facci credere che non senti il ticchettio dell’orologio biologico sempre più assordante e impietoso pure te (le prossime, sono 41 candeline, bella mia, eh!).

Micaela

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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