Ultima modifica 3 Maggio 2018

Finalmente qualcuno che mette l’accento su tutte quelle adozione  che di problematico non hanno niente e che non sono certo la parte minima delle adozioni che vengono fatte nel mondo. Quando si parla di figli adottivi ormai si parla solo di problemi e di casini, ma c’è una grandissima parte i figli ado che di problemi non ne hanno, che vivono la loro adozione in maniera felice, completa e serena.  A questo è dedicato questo incontro promosso da LibriLiberi con Anna Genni Miliotti e  Ai.Bi.

Per rispondere all’immagine, spesso problematica, della famiglia adottiva, LibriLiberi con Anna Genni Miliotti, insieme ad Ai.Bi.(Associazione Amici dei bambini), hanno creato la manifestazione “Siamo adottati e stiamo bene”, in programma dal 9 al 12 ottobre a Firenze, presso la Libreria Libri Liberi di via San Gallo 21.

Quattro giorni di eventi in cui l’adozione verrà raccontata attraverso l’esperienza dei protagonisti, ragazzi e adulti adottati, che riempiranno i vari spazi della libreria con le loro storie e le loro passioni. Si parlerà insieme di famiglie, si leggeranno e presenteranno libri, ci saranno mostre, performances musicali, teatro per i piccoli, e tante interviste che offriranno uno sguardo sul mondo dell’adozione quale realmente è: un’importante scelta di accoglienza e di vita.

Si parlerà anche delle criticità: la scuola, le tante leggi ancora imperfette, la ricerca delle origini. L’iniziativa è anche la prima uscita di Officine Adozione, un progetto culturale e formativo di LibriLiberi.  Un’occasione per gettare un occhio sull’altra faccia dell’adozione, quella che tutti dovrebbero conoscere, quella che tante famiglie e tanti ragazzi vivono giornalmente.

Ma davvero le persone adottate sono tutte infelici e piene di traumi e problemi? Più di tutte le altre persone? Davvero l’adozione è un percorso così difficile che crea solo dolore e disagi? Questo è quello che ci viene spesso ripetuto, dalla stampa alla tv, – spiega Anna Genny Miliotti docente di corsi universitari di perfezionamento sull’adozione,  sono sempre pronti a sbattere i drammi in prima pagina. Ma l’adozione non è solo questo. Certo non è un percorso facile. Si parte dalla solitudine, dall’aver perso qualcuno e qualcosa, e si cambiano paese ed abitudini per passare ad una nuova famiglia, o alla prima famiglia in assoluto. Tutto questo non è senza conseguenze, e sono tante le cose da recuperare e da ricostruire.

Ma gli adottati, forse proprio per questo, sono anche altro. Sono persone forti, persone capaci di trasformare quelli che incontrano, dai genitori agli amici, al mondo che ruota intorno a loro, contagiandoli con il loro entusiasmo e voglia di vivere. Quante persone adottate sono state in grado di accettare sfide importanti e divenire famose! Da Mosè a Steve Jobs la lista è lunghissima.
Sì, noi adottati stiamo bene. Stiamo bene in famiglia, stiamo bene con noi stessi. Siamo capaci di superare tutte le sfide, perché ce ne sono sempre tante: dalla scuola che non sempre ci accoglie nel modo giusto, alla società non sempre consapevole e attenta, alle leggi ancora molto arretrate nel riconoscimento dei nostri diritti.”

Ma noi vogliamo che siano gli adottati a raccontarsi e a raccontarci di sé, delle loro passioni, progetti, e anche delle loro storie. Per loro abbiamo creato questi 4 giorni di eventi. Si parlerà di storie, di famiglie, si leggeranno libri, si suonerà, si farà teatro. Ed anche si discuterà di scuola e di come la vorremmo, di ricerca delle origini e delle tante leggi ancora imperfette.

Ma soprattutto staremo insieme. Ai ragazzi e agli adulti adottati abbiamo riservato questo spazio perché lo riempiano di sé, e della loro incontenibile energia. Vogliamo che lo trasformino e che trasformino anche noi in persone migliori, più sensibili e positive. Tali e quali a loro.

Una visione ribaltata rispetto a quelle presentate ultimamente dove l’adozione è vista solo come portatrice di drammi passati e futuri, un occhio aperto sulla normalità, sul vivere quotidiano di chi si rapporta serenamente con il mondo che lo ha accolto e che con questo mondo crea una nuova vita.

Collaborano alla manifestazione, oltre ai promotori Associazione culturale Vittorio Rossi – LibriLiberi e Associazione Ai.Bi. (Amici dei Bambini): FAEGN (Figli Adottivi e Genitori Naturali), Progetto “Sorella Toscana incontra sorella Africa”, Associazione “Le querce in fiore”, Comitato Nazionale per il Diritto alla Conoscenza delle Origini Biologiche.
per tutte le informazioni contattate i numeri: 329 8220690 / 055 213921 oppure la pagina facebook  https://www.facebook.com/events/1451899765060720

Elisabetta Dal Piaz

Riminese trapiantata per amore in Umbria da ormai 18 anni. Ex dietista e mamma attempata, di due fantastici figli del cuore che arrivano dal Brasile. Ma il tempo passa e i figli crescono (e non sia mai avere mamma sempre fra i piedi) ho ripreso a studiare e sono diventata Mediatore familiare, civile e commerciale. E a breve...mediatore penale.

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