Ultima modifica 11 Novembre 2015

terremoto emiliaIl 20 maggio 2012 alle 04:03 trema con violenza la terra dell’Emilia Romagna: un terremoto di magnitudo 5.9/6.0 Richter, avvertito in tutto il centro-nord Italia, rade al suolo interi comuni di questa regione. Migliaia di abitazioni crollate, 27 il numero di morti e tanti feriti.
Oggi si fanno i bilanci ma cosa è cambiato?
Tanti sono i numeri: più di 4 miliardi per rimettere in sesto l’economia, 7 famiglie su 10 tornate nelle proprie abitazioni e le rimanenti 3 persone su 10 che usufruiscono di speciali contributi per i terremotati, 33.000 abitazioni danneggiate o distrutte, ma soprattutto 13.000 aziende ed attività economiche ferme.

C’è ancora tanto da fare ma per fortuna la ricostruzione è avvenuta in tempi brevi per evitare qualsiasi tipo di infiltrazioni criminali, come purtroppo è successo già altre volte.
In giornata il Presidente del Consiglio Renzi farà visita ad alcune imprese colpite dal terremoto.

Intanto su Twitter (hashtag no2giugno) parte  l’idea di annullare le celebrazioni della festa della Repubblica per devolvere i soldi risparmiati, circa 3 milioni di euro, alle vittime del sisma.
“Le celebrazioni del 2 giugno si faranno, ma in modo sobrio, in ricordo delle vittime” ha ribattuto Napolitano e l’idea ha già convinto una buona fetta del mondo politico.

Rachele Masi

 

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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