Un amico a 4 zampe in corsia

Ultima modifica 4 Marzo 2013

A volte ci sono cose che succedono che sono cosi orribili che facciamo quasi fatica a crederci. Il dubitare o il non rendersene veramente conto è in realtà un’auto difesa. Un modo per non lasciarci ferire troppo in profondità. Ma capita a volte invece di venire toccati da una mano gentile, che ti fa sperare. E andare avanti.

Emma una bimba di tre anni e mezzo è da un anno in una camera di isolamento nel reparto di cardiochiururgia pediatrica. Non esce e cammina più in là della sua stanza. Una bimba cosi piccola e cosi malata. Vi si stringe il cuore, lo so. E’ in attesa di un organo compatibile. Un organo di un’altra vita che si è spenta e che potrebbe salvare la sua piccola vita. Ne ho già parlato in questo spazio. La donazione degli organi è un dono meraviglioso. Fatelo. Scrivetelo, scrivete SI… IO DONO.

E’ la cosa più bella che potrete fare pur non essendo più in vita. Nessun’ altro gesto possibile è più grande di donare una vita nuova a chi attende la morte ogni giorno. Questo piccolo tesoro ha un cagnolone di 12 chili. Che è a casa. E a lei manca. E’ cresciuta con lui, suo primo e grandissimo compagno di giochi. Chi ha un cane lo sa bene quanto sia speciale il rapporto di totale amore e dedizione che i cani hanno verso noi umani e in particolare con i piccoli umani.

Ha chiesto alla sua mamma di poterlo riabbracciare. Ma se non può uscire dalla sua stanza come fare ? Ma una mamma non demorde davanti all’impossibile per amore di sua figlia. E chiede alla caposala del reparto. Quello che fa aprire il mio cuore, che allenta la morsa del dolore per una bimba sofferente la cui vita è appesa ad un filo, è la risposta della caposala. “ Perché no ? “.

Gia, perché no ? E cosi dopo qualche giorno Black può giocare con la sua amica Emma.

Emma potrà riabbracciarlo, lasciarsi andare, giocare e riallacciare ancora una volta il suo legame speciale e sentire tutto l’affetto del suo cagnone. Mi fa stare meglio sapere che non c’è stata la spesso presente ottusità o burocrazia. Che si è pensato al bene e alla gioia della piccola bambina. Una paziente in paziente attesa di un cuore nuovo per vivere. Una piccola vita in attesa. Ma che ha potuto gioire, vivere un momento speciale che l’ha fatta felice.

Si è fatto bel bene. Un bene semplice. Ma così vero e profondo che allieta il cuore. Lo rende più leggero.
Per una volta il bene è stato semplice e immediato.

Altruista.
Puro.
Semplicemente bello.

Nathalie Scopelliti

 

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2 COMMENTS

  1. Quello che mi fa arrabbiare è che notizie come queste dovrebbero essere la normalità. La pet therapy fa miracoli, non solo con i bambini.
    Se solo le cose fossero più istintive, vere e sincere come le emozioni dei cani e dei bambini, sono convinta che il m ondo sarebbe migliore.

  2. hai assolutamente e completamente ragione raffaella…
    ma è per piccoli ed enormi casi come questi che la mia speranza si mantiene viva…no ?
    un bacio.

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