Ultima modifica 3 Giugno 2013

La battaglia d’Istanbul in difesa di seicento alberi,
novecento arresti, mille feriti, quattro accecati per sempre,
la battaglia d’ Istanbul
è per gli innamorati a passeggio sui viali,
per i pensionati, per i cani,
per le radici, la linfa, i nidi sui rami,
per l’ ombra d’ estate e le tovaglie stese
coi cestini e i bambini,
la battaglia d’ Istanbul è per allargare il respiro
e per la custodia del sorriso.

Così scrive il grande scrittore Erri de Luca, a proposito della protesta scoppiata ad Istanbul per  preservare un’ area verde e ricreativa nel centro della città, il Gezi Park, che invece il Governo vuole distruggere per costruire un centro commerciale!
Solo che era partita come una protesta pacifica ma  la polizia Turca ha violentemente attaccato i manifestanti con gas lacrimogeni e cannoni ad acqua, puntandoli direttamente ai manifestanti.

La protesta arriva anche fino ad Ankara dove il centro è stato invaso per protestare contro la dura repressione da parte della polizia delle manifestazioni contro il governo del premier Recep Tayyip Erdogan a Istanbul e in decine di altre città del Paese.
E il premier deve ammettere gli eccessi delle forze dell’ordine intervenute contro i manifestanti che protestano contro la distruzione di 600 alberi. Il ministero dell’Interno avvia un inchiesta.
Ci sono stati 939 arresti e 4 feriti gravi che perderanno la vista. Secondo Amnesty International si sarebbero registrate anche due vittime, ufficialmente non dichiarate.

Fonte: Il fatto quotidiano

Rachele Masi

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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