Ultima modifica 5 Novembre 2019

Ultimi giorni di scuola prima delle tanto attese vacanze di Natale.

Come ogni anno si ripresenta il solito dilemma: compiti si, compiti no!

Già da giorni la frenesia dell’arrivo di Babbo Natale, panettoni, torroni, canzoncine natalizie, recite e saggi hanno distolto l’attenzione degli alunni e, ammettiamolo, anche di noi insegnanti, bisognosi di un momento di riposo.

Vacanze di Natale

Due settimane e poco più di vacanze, che in realtà sono un corri corri fra parenti, amici, pranzi, cene e giochi in allegria. In mezzo a tutta questa atmosfera festosa, riecheggia la voce austera dei maestri o dei professori “Mi raccomando, fate i compiti!!”, come una sorta di guastafeste.

Ma è davvero così?

Ogni insegnante ha le sue abitudini, le sue convinzioni, i suoi CREDO.
Ma soprattutto ogni insegnante dovrebbe conoscere bene i suoi alunni e capire cosa fare.
Io, ad esempio, ho dato ai miei allievi un piccolo ripasso, tanto per non perdere l’allenamento.
Poi ho cercato di far capire loro che l’insegnamento vero non è quello che si fa a scuola, ma quello che si vive durante ogni piccolo momento della giornata.

Sembra una cosa banale, ma i nostri piccoli allievi compiono azioni e mettono in pratica regole ed insegnamenti che sembrano così difficili sui quaderni e sui libri, in modo del tutto spontaneo e naturale! E allora, servono compiti scritti per imparare a fare divisioni e moltiplicazioni?

Quello che ho chiesto ai miei bambini è stato di giocare e creare.

Ed ai genitori ho chiesto di accompagnare i propri figli in una libreria, quelle vere, non virtuali e far loro “assaggiare, annusare e toccare” il piacere della lettura. Tre verbi che non si accompagnano a questa parola?
E invece si, perché un libro preso in mano evoca tante sensazioni e tante emozioni che i nostri figli non sono più abituati a godere, presi come sono da televisione, tablet e computer.

Il mio augurio per tutti è che questo Natale possa donare a tutti la riscoperta della naturalezza e della semplicità. Niente più liti per fare i compiti, niente più ricatti e musi lunghi.
Solo serenità e voglia di imparare!

Buon Natale a tutti, alunni, colleghi e genitori!

Mi chiamo Fabiola, abito in un piccolo paesino dell'Umbria, sono mamma di due meravigliose bambine, moglie di Marco e maestra.

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