A 20 anni pensavo che a 40 avrei avuto una carriera stellare, un guardaroba degno di Sex and the City, addominali scolpiti e figli che si vestono da soli, mangiano sushi e mi chiamano “mamma” solo quando vogliono confidarsi.

Oggi, a 40 anni, ho effettivamente due figlie. Di 6 e 9 anni. Quindi sì, il sogno si è avverato. Ma… con qualche piccolo dettaglio diverso: i miei addominali sono in modalità “morbide colline toscane”, il guardaroba è un mix tra “comoda per la scuola” e “non ho avuto tempo di stirare da gennaio”, e il sushi? Quello ne mangiano più di me.

Vita da mamma a 40 anni

1. La mattina inizia presto. Troppo presto. Sempre.

Alle 6:30 la sveglia non serve: è il richiamo della natura. O meglio, della figlia di 6 anni che urla “HO FATTO UN SOGNO BRUTTISSIMO” mentre mi si tuffa in faccia, il secondo della nottata. La più grande nel frattempo si lamenta perché “vuole dormire di più che è stanca” (ha dormito come un sasso per 8 ore, 8 ore).

Io invece ho giusto 3 minuti per sembrare umana: lavata urlando di denti che siamo in ritardo (a litri), del leggero make up per sentirmi decente ma la maggior parte delle volte per la fretta mi dimentico di applicare e via, pronta per affrontare il mondo. Che in realtà è il traffico della mattina, le merende da ricordare e i messaggi della chat di classe che esplodono alle 7:01 con l’argomento del giorno: “Quali erano i compiti di oggi?”

2. I compiti: ovvero, perché ho bisogno di vino alle 18:00

Avere una figlia in quarta elementare significa riscoprire che le divisioni a due cifre sono un incubo senza fine. Avere anche una figlia in prima significa che mentre spieghi la divisione, qualcuna ti urla “mammaaaa guarda il mio disegno!” a volume da concerto rock. Oppure ti chiede “come si scrive o è scritto giusto?” Mentre stai ripassando i sumeri…

A 40 anni pensavi di avere pazienza zen. La realtà è che conti fino a 10 mentre pensi che forse non era male l’idea di farsi suora buddista a 23 anni.

3. La moda post-40: l’arte di sembrare carina in tuta

Spoiler: a 40 anni ti vesti (quasi) solo per esigenze logistiche. Tipo: “oggi c’è ginnastica e ho la riunione alle 15, quindi meglio jeans elastici e maglia lunga che copra il bottone che non si chiude da aprile”.
Il tuo outfit ideale? Uno che abbia tasche. TANTE. Perché ci devi mettere fazzoletti, barrette dimenticate, cerotti, una figurina e un ciuccio (anche se tua figlia non lo usa più da 3 anni).

4. Domande esistenziali alle 21:15

Le 21:15, nel mondo delle madri, sono l’orario della verità. Hai finalmente spento la luce, dato loro il bacio della buonanotte e ti sei finalmente sdraiata sul letto godendoti il silenzio che non arriva mai, apri il libro per scoprire chi è stato a rapire Jane Doo che … e arriva la domanda (una diversa ogni sacro santa sera):

“Perché esistiamo?”E tu, con la lucidità mentale di un bradipo ipnotizzato, rispondi qualcosa tipo “Perche’ mamma quel giorno non sapeva proprio cosa fare”.

5. Ma poi… ti guardano. E ti sciolgono. Anche se sei un disastro ambulante.

Ovviamente si ironizza perché la verità è che a 40 anni con due figlie piccole, un lavoro, i tuoi problemi sei stanca. Mentalmente, fisicamente, spiritualmente. Ma allo stesso tempo anche infinitamente viva. Sei la loro eroina anche se ti sei dimenticata il compleanno del peluche. Sei bella anche con le occhiaie. Sei divertente anche se a volte senti a raffica le stesse barzellette che gli hai raccontato qualche giorno prima.

E ogni tanto – ma solo ogni tanto – riesci pure a farti una ceretta, bere un caffè caldo o leggere un capitolo di un libro senza interruzioni. E in quel momento ti senti un po’ come Wonder Woman, ma con meno latex e più borse sotto gli occhi.

In conclusione:
Essere una mamma quarantenne con due figlie piccole è come fare una maratona in ciabatte: stancante, incasinata, spesso ridicola… ma anche profondamente meravigliosa.
Perché loro crescono in fretta. E tu, nonostante tutto, stai diventando la versione più vera di te.

E poi diciamolo: a 40 anni sei giovane. Ma con l’esperienza sufficiente per sapere che la vera conquista è riuscire a finire un caffè… seduta.

Quindi tanti auguri a me, in questa giornata per essere ufficialmente entrata negli “anta” e per tutte le mamme che vivono questo “dramma” dell’invecchiare.

Classe 1985 nata e cresciuta a Milano, meglio Cormano. Sono laureata in scienze sociali applicate ma nella vita ho fatto un pò di tutto. Da febbraio 2017 ho lasciato il nord per trasferirmi a Catania con la famiglia, rientro nella City a settembre 2024 per godermi a pieno tutti gli eventi che questa città ha da offrire! Sono mamma di due piccole pesti che adoro, anche quando mi fanno impazzire. Dal 2020 ho iniziato a lavorare come content writer/copywriter e successivamente ho preso la qualifica con Meta in Social Media Marketing. Amo viaggiare, la lettura, il cinema, le serie tv, i giochi di società ed il baseball/softball.

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