3 suggerimenti per aiutare i nostri figli nella preparazione agli esami

Ultima modifica 26 Agosto 2020

Troppo spesso ci sentiamo impotenti di fronte ai nostri figli che assaliti dalla classica e terrificante insicurezza pre-esame o pre-compito scritto ci guardano con aria preoccupata o si lamentano con noi.

Sarà perchè queste sensazioni riaccendono i nostri ricordi di allora, quando anche noi, tremavamo nell’esporre le argomentazioni di fronte alla temibile professoressa.
Abbiamo sempre pensato che il risultato finale di un esame o di una prova scritta sia direttamente proporzionale all’intelligenza oppure alla quantità di ore studiate, o perfino alla buona sorte.

In realtà questi fattori contano solo in parte. Se ti è mai capitato di studiare la Neurolinguistica hai potuto apprendere che lo stato d’essere di ciascuno di noi di fronte ad ogni situazione della vita e’ determinato dall’insieme di tre ingredienti principali.

3 suggerimenti per aiutare i nostri figli nella preparazione agli esami

preparazione agli esami

Questi, devono essere conosciuti e usati con una certa familiarità e quindi dobbiamo saperli richiamare spontaneamente e senza fare fatica.
Per spiegarmi meglio ti porterò un esempio molto familiare.

Mettiamo il caso che tu, mamma, voglia preparare una torta per tuo figlio.

Il primo passo e’ conoscere la ricetta, la sequenza esatta in ordine di priorità per mescolare i vari ingredienti nelle giuste dosi. Poi dovrai seguire la cottura sia nei tempi e nelle modalità corrette.

Ma tutto questo non basta!
Quante volte ci aiutiamo anche con delle video ricette, scegliamo gli ingredienti migliori e seguiamo tutto, ma proprio tutto alla lettera.
Eppure il dolce ha qualcosa che non è andato bene.

Come avrai già intuito, la risposta giusta è: ripetizione ovvero allenamento.

Lo sappiamo tutte che i dolci e qualsiasi altra ricetta migliorano mano a mano che le cucini. Non ti sorprendere se ti svelo che anche quando avrai appreso tutte le informazioni per aiutare tuo figlio, non basterà sapere, ma dovrete allenare e ripetere, tu insieme a lui!.

Riassumendo, ecco quindi la check list fondamentale per la preparazione ad un esame:

  • Un buon lavoro sulla fisiologia del corpo
  • Una attenzione all’atteggiamento mentale
  • La respirazione

In questo contesto per aiutare tuo figlio a migliorare sulla sua fisiologia, dovrai assicurarti che lui sia idratato sia nelle ore precedenti che durante l’esame.
Bisogna evitare le bevande gassate o dietetiche e rifornirsi di acqua con basso residuo fisso (inferiore a 30) e con ph di almeno 7. L’ideale sarebbe aggiungere un limone spremuto e del miele o fruttosio, in quantità di 1 cucchiaio per ogni 500 ml.
A casa, è ottima anche la soluzione di un centrifugato o di un estratto.

Ma come sapere se stiamo bevendo correttamente?

Calcolate circa 30 ml di liquido per ogni kg di peso corporeo, e soprattutto ricorda che si beve in assenza di sete. Quando hai sete, sei già disidratato!

Il secondo fattore per lavorare sulla fisiologia consiste nella corretta regolazione degli sbalzi glicemici. Attualmente mangiamo quasi sempre carboidrati eccessivamente raffinati, con un indice glicemico troppo alto. Questo crea delle pericolose oscillazioni tipo “montagne russe” nel sangue. Quando dopo 1 ora la glicemia scende, tuo figlio sarà meno presente, meno lucido. La mente lavorerà molto lentamente e gli sarà difficile avere e mantenere la giusta concentrazione.

Passiamo adesso al secondo punto, quello del giusto atteggiamento mentale.

Sicuramente uno degli aspetti più cruciali e’ che ogni ragazzo ha delle convinzioni su di sé che lo limitano. Ti è mai capitato di sentirgli dire: “non è possibile” “ è troppo difficile” “non ci riesco” “non sono capace” e altre frasi simili? Queste sono credenze limitanti, e non sarà sufficiente un discorso razionale e farle scomparire.

Credimi, te lo dico col cuore.

Il pensiero positivo in questo caso non basta. Le convinzioni sono radici profonde dentro di noi, e serve un allenamento specifico per un certo lasso di tempo, se vuoi davvero aiutare tuo figlio a ridurle o eliminarle.

Esistono degli esercizi facili e divertenti che tu potrai svolgere insieme a lui.
Oppure potrai sfruttare alcuni giochi linguistici della buona comunicazione per risolvere questo brutto pasticcio!
Infine, ma solo per oggi, mi vorrei soffermare su un altro ingrediente vitale per avere uno stato d’essere potente di fronte a qualsiasi prova d’esame: una respirazione da persona radicata e centrata.

Non sto parlando affatto delle solite tecniche di respirazione di cui hai sicuramente sentito parlare! Mi sto riferendo alle tecniche che abbiamo iniziato a insegnare da qualche anno nelle scuole primarie e secondarie di tutta Italia.

Le tecniche che fanno capo al Progetto Gaia.

Il progetto Gaia, del quale io faccio parte da ormai diversi anni, è un programma di educazione alla salute psicofisica sviluppato da una equipe di medici, psicologi e psichiatri, per rispondere alle linee educative internazionali del DESS, promosso dall’Unesco.

Le tecniche di respirazione a cui alludo sono molto di più di una semplice respirazione tranquillizzante, e non si improvvisano! Non vi basterà quindi sapere la ricetta, ma dovrete allenarvi per qualche tempo, tu e tuo figlio.

Mi riferisco ad alcune pratiche di Mindfulness, al body scanner, agli esercizi di energetica e ad altri divertenti giochi che rapidamente lo aiuteranno a sentirsi a proprio agio, con la mente calma e attenta.

Mano a mano che la pratica di questi esercizi sarà affinata, tuo figlio sarà perfettamente capace di stare in armonia con emozioni come la paura, l’ansia, l’insicurezza, lo scoraggiamento. Io mi diverto ancora ogni singola volta che le pratico, e la cosa più bella di tutte è che tu, genitore, diventerai l’eroe o l’eroina di tuo figlio, il leader per autorevolezza e non per autorità.

 

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