Ultima modifica 3 Giugno 2021

In un pomeriggio di fine vacanze, abbiamo deciso, così, all’improvviso, di andare a fare un giro al Bioparco di Roma.

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Mancavamo da due anni precisi da lì, le bimbe a malapena se lo ricordavano e Massimo, il più piccolo, non c’era mai stato ed erano tutti elettrizzati all’idea di andare a vedere da vicino tutti gli animali che solo nei documentari o sui libri riescono a conoscere.

Eravamo elettrizzati anche noi, in questo posto si torna tutti un po’ bambini, c’è il fascino dell’esotico, del mistero; la paura delle belve feroci si mescola alla curiosità di conoscerle, di vedere come si muovono, cosa fanno.

D’accordo, non è questo il modo migliore per vedere gli animali, che si trovano in cattività, ma se non si vuole andare direttamente in un safari in Kenya, ci dobbiamo accontentare e, c’è anche da dire che il Bioparco di Roma, adesso, è un posto molto più accettabile e vivibile per molti degli animali che sono ospitati, qui c’è grande attenzione a creare il loro spazio vitale, a fornire loro cure e cibo adatti.
La dimostrazione, poi, che gli animali stanno relativamente bene qui (tranne gli uccelli, dai, diciamocelo: i grandi uccelli, anche se la voliera è immensa, ci hanno fatto molta tenerezza!) è che si riproducono tranquillamente e, anzi, ora la maggior parte di loro è proprio nata qui, quindi non saprebbe vivere in altra maniera se non in questo spazio.

Ma torniamo a noi, e alla nostra passeggiata alla scoperta del mondo animale.

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La prima sorpresa è stato il costo del biglietto di ingresso, a nostro avviso, una enormità: per un pomeriggio, una famiglia di 5 persone, di cui una non pagante, perchè al di sotto del metro di altezza, abbiamo pagato ben 54 euro.
Cinquantaquattro euro. Soldi, questi, che non danno accesso ad alcune aree, in cui c’è un supplemento da pagare: il rettilario ed i pesci alieni, ad esempio.

Cosa è compreso in questi 54 euro? Una mappa. E basta.

Bioparco troppo caro!

Le attrazioni presenti “gratuite”, sono i momenti del pasto dei diversi animali, che scandiscono la giornata. Noi siamo riusciti a vedere mangiare i felini ed è stato emozionante.

E poi, abbiamo visto le eleganti giraffe..

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abbiamo spiato i maestosi orsi bruni

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Chiamato da lontano gli elefanti

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E poi, abbiamo visto zebre, ippopotami, uccelli di ogni tipo e colore, armadilli, canguri, capre, asini, cammelli, tigri, leoni…

Insomma tutti. Abbiamo passeggiato tanto, il percorso è agevole con il passeggino, non ci sono scalini impervi e se ci sono, c’è quasi sempre una strada alternativa con un saliscendi.

Tanti sono gli appunti da fare, però, ad una struttura che si propone come attrattiva per tutta la famiglia. A partire, appunto dal prezzo.
E’ troppo esoso, soprattutto in questo periodo. Personalmente, suggerisco l’introduzione di un pacchetto famiglia, con un minimo di sconto, o anche un biglietto ridotto se si entra al parco dopo un certo orario, così, giusto per dare un’idea.

E poi. Mi raccomando, portatevi bevande e merende rigorosamente da casa, perchè il costo anche di queste è esagerato: una bottiglina di coca cola costa 2.50 euro. Fate un po’ voi il conto.
All’interno del Bioparco ci sono, grazie a Dio, delle fontanelle di acqua potabile, quindi, portatevi bicchieri e bottiglie da riempire.
C’è inoltre uno spazio per picnic e per una sosta rigenerante a ridosso di un laghetto popolato da papere e pavoni.

Indossare abiti comodi e soprattutto, scarpe comode, perchè c’è parecchio da camminare per poter vedere tutti gli animali.
Portare un potente antizanzare: qui le zanzare pullulano, ce ne sono di ogni genere, altrimenti che bioparco sarebbe? Ci hanno letteralmente mangiati vivi!

Tra le altre attrattive a pagamento extra c’è il trenino, che fa fare un giretto all’interno del parco, con un disco che ripete di continuo le informazioni sugli animali che si vanno man mano osservando rapidamente (non fa soste!). Questo benedettissimo trenino percorre gli stessi vialetti che noi pedoni si percorre a piedi e sbuca da ogni dove, costringendoci ad afferrare al volo il piccoletto che non ne voleva sapere di starsene buonino seduto nel suo passeggino, quindi… occhio. Anche qui, suggerisco di organizzare anche un’altra modalità di visita guidata: passeggiano, con una guida in carne ed ossa, sarebbe apprezzato e magari più utile: tutte le curiosità dei bambini sarebbero soddisfatte appieno.

In definitiva, siamo stati molto bene, il Bioparco di Roma, un posto divertente, molto interessante… ma troppo caro.

Mamma di 3 piccole belve: Miriam, Melania e Massimo. Moglie di Marco. Meravigliosamente innamorata della vita. Social addicted e inguaribile ottimista.

2 COMMENTS

  1. Ciao

    sono stata ieri al Bioparco, e volevo segnalarti che il rettilario è compreso nel prezzo! La mostra dei pesci alieni, invece, no…
    Anche così comunque il prezzo resta alto… si pagasse qualcosina in meno, ci si andrebbe molto più spesso, perché comunque è bellissimo!!

    Roberta

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