Carosello festeggia 56 anni

Ultima modifica 10 Novembre 2015

caroselloDomenica 3 febbraio 1957, ore 20.50. Per la prima volta sulla RAI, compare un’immagine mai vista: un teatro chiuso da un sipario.
Si apre e ce ne sono altri quattro, sui quali sono disegnati due ballerini, quattro acrobati che creano una piramide umana, due musicisti e due innamorati; nell’ultimo due paggi in polpe che reggono uno striscione con su scritto: CAROSELLO.
Inizia la pubblicità, che portò benefici sia alle aziende che alla Rai, diventando anche un programma molto seguito dal pubblico dell’epoca!

La sigla iniziale era stata prodotta dalla Incom, è ideata e diretta da Luciano Emmer e Cesare Taurelli.
I quadri dei siparietti erano disegnati da Nietta Vespignani, moglie del pittore Renzo Vespignani.

Tutte le scenette devono essere in bianco e nero e in 35 mm. Le ditte mandano i film in 35 mm alla Sacis, che li unisce in un unico programma e conserva poi un episodio di ogni serie.
Ogni episodio di Carosello dura 2’ 15” (con al massimo 35” di pubblicità detto anche codino).
Nel 1958 compaiono i primi cartoni animati: “Angelino” (detersivo Supertrim dell’Agip) e “l’Omino coi baffi” (caffettiera Bialetti), il “Vigile e il foresto” (brodo Lombardi) e “Ulisse e l’ombra” (caffè Hag), “Topo Gigio”,Salomone pirata pacioccone e poi “Calimero” (Mira Lanza) e “La linea” (pentole Lagostina).
Tra i filmati a passo uno vi sono il “caballero e Carmencita”(Caffè Lavazza), Papalla (Philco), quelli realizzati con la tecnica claymation (Fernet Branca).

Sono passati 56 anni ma chi non ricorda la famosa frase “a nanna dopo il Carosello” che, almeno per me, segnava l’ora di andare a dormire…

Poi venne interrotto ma il 6 maggio 2013, alle 21.10, trentasei anni dopo l’ultima puntata della trasmissione originaria, è tornato Carosello…Reloaded.

Rachele Masi

 

 

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