Generazione di genitori

Ultima modifica 20 Giugno 2019

 

Le inquietudine di una mamma sono strettamente proporzionate al sapere derivante dal proprio vissuto; più si è ‘visto’, e più si anticipano con la mente i potenziali pericoli e ci si rimugina sopra, enfatizzandoli.

Non solo. Tra le fonti dei nostri turbamenti di genitori va riconosciuto anche il cambiamento radicale che è avvenuto nella cultura e nei costumi: la mia, la nostra generazione è stata quella dell’indipendenza conquistata nel distacco e talora nel conflitto con le generazioni passate, ancora legate allo schema tradizionale della famiglia organizzata in senso gerarchico e verticale.

Oggi, noi, con i nostri figli, abbiamo invece un rapporto orizzontale, paritario, che tendenzialmente ci permette di entrare in relazione con loro come mai i nostri genitori sono riusciti a fare con noi.

Ma questo nuovo modo di impostare le relazioni familiari presenta anche un potenziale punto debole: la perdita di solidi punti di riferimento.

Ogni persona, e particolarmente ogni adolescente, è frutto dell’interazione tra patrimonio genetico e l’ambiente in cui vive – ne parlavamo qui – Le informazioni genetiche non possiamo certo cambiarle, ma come genitori possiamo lavorare sull’ambiente, sul contesto in cui i nostri figli agiscono, migliorare la qualità dell’habitat familiare contribuisce a formare persone che meglio sapranno affrontare i disagi esterni, e rende i nostri figli più forti e preparati nel gestire le difficoltà della crescita.

Paola Bianconi

 

2 COMMENTS

  1. Credo si possa essere punti di riferimento anche in un rapporto che definisci “orizzontale”, anzi si può esserlo di più se questo ruolo è fondato sull’autorevolezza e non sull’autorità. Grazie di aver condiviso la tua riflessione.

    • pienamente d’accordo con te Bianca! più difficile indubbiamente perché più faticoso, ma sicuramente molto molto più efficace

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