Ultima modifica 14 Settembre 2015

I fiori di Bach stanno a me, come un gatto nero alla festa di Halloween. O meglio, io non ho niente contro di loro, ma loro mi ignorano, completamente. Tutte le volte che sono ricorsa al loro aiuto, è stato come bere un po’ di acqua quando non si ha sete. Non disseta, ma non fa neanche male.

Il senso è un po’ questo.

Pare che questi fiori possano essere un valido aiuto contro l’infertilità.

Alcuni testimoniano che questi rimedi, specie se combinati insieme e nelle giuste dosi, possono aiutare a concepire.

Personalmente ho dei forti dubbi a riguardo e laddove ci siano cause oggettive e problemi legati a capacità ovarica, qualità dello sperma o problemi molto più seri, dubito fortemente sull’efficacia di questi rimedi alternativi alla medicina.

Di una cosa sono però fortemente convinta: lo stress emotivo, il dolore, la delusione, i fallimenti e il tener botta davanti ai contraccolpi della ricerca di un bambino incidono pesantemente sui nostri stati mentali, sul nostro organismo e forse anche sugli ormoni destinati alla riproduzione. Con molta probabilità, alti livelli di stress influiscono anche sull’ovulazione o sulla produzione di testosterone. Indubbiamente in una fase critica, riequilibrare la condizione di benessere del nostro organismo con sostanze non nocive che ci aiutano ad affrontare situazioni problematiche, risulta essere un valido aiuto non tanto ai fini della fertilità, quanto, piuttosto, del combattere un’ansia crescente, o i tipici sensi di colpa o di vergogna legati alla difficoltà di procreare.

Credo che questi fiori possano aiutare davvero ad arginare le emozioni negative, le paure, ad allenare la mente e l’anima per vincere la battaglia dura della ricerca di un bimbo che non arriva. Match che, però, va combattuto con un’artiglieria più pesante dei rimedi floreali.

Rimedi capaci, per carità, ma con un’efficacia curativa limitata. Diamogli il giusto peso, quindi, ricordandoci che, essendo innocui e privi di effetti collaterali sarebbe sciocco non prenderli, ma, altrettanto sciocco credere che curino le cause dell’infertilità.

Raffaella Clementi

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