Il centro storico di Genova: un luogo sicuro per i bambini?

Ultima modifica 26 Novembre 2015

Ho visto in tv un servizio su uno dei quartieri del centro storico di Genova quello della Maddalena.

maddalena

Come qualcuno saprà il centro storico genovese è composto di piccole piazze e vicoli strettissimi, i caratteristici caruggi, fiancheggiati da case alte minimo 4 piani ognuno più dei 3 metri di oggi poiché quelle case sono antiche e, come i vicoli, dissestate.

Arriva poca luce, c’è un piccolo spiraglio di cielo, ma è facile intravedere, tra i muri scrostati, la bellezza antica di molti di quei palazzi che nascondono veri tesori.

È il centro storico più grande d’Europa, ma…è stato da tempo immemore trascurato, quando io ero giovane mi era vietato entrarci, ma, comunque, quella varia umanità che lo abitava non era così violenta e pericolosa come al giorno, d’oggi anche se chi poteva, fuggiva da quel degrado per rifugiarsi nelle più moderne e salubri case della città ottocentesca o in quelle che stavano sorgendo sulle colline che circondano la città.

Ma il centro storico era, ed è, pieno di botteghe antiche e moderne, di negozi scintillanti di luci, di bar, pasticcerie e ristoranti che attraggono cittadini e turisti.

È bello il centro storico così come il quartiere della Maddalena, ma…non mancano i problemi.

Ci sono bande di ragazzotti, di giovani e meno giovani, extracomunitari e no, nulla facenti che, specie di notte, delinquono, si battono, si picchiano, si ubriacano rendendo invivibili i quartieri.

Non solo di notte, ladri, borseggiatori e compagnia cantante vagano nelle stradine alla ricerca di…qualunque cosa possa loro procurare denaro, lo spaccio è al primo posto, pusher e consumatori sono dovunque.

Nulla di diverso da altri quartieri di molte altre città più o meno grandi, ma….chiaramente non tutti gli abitanti del posto sono dei mascalzoni, dei delinquenti più o meno abituali.

Ci sono persone, famiglie di gente comune che vive li da generazioni, che ama la propria casa e vorrebbe viverci tranquillamente.

Come ho già detto il centro storico genovese non è morto, vive! Pullula di attività lecite, lecitissime, negozi di alimentari, macellerie, fruttivendoli, drogherie antiche insieme con botteghe artigiane e caffè d’epoca o ristoranti anche famosi si affacciano nelle sue strade e tutti loro hanno fortemente voluto che il loro quartiere fosse vivibile.

Brilla per la pulizia, sono sparite le cartacce, la spazzatura sparsa per terra, ma questo a loro non bastava, hanno voluto rendere la Maddalena, sicura anche per i bambini.

Non vogliono più tenerli prigionieri in casa o tenuti per mano quando scendono nelle strade, vogliono che siano liberi di uscire, di entrare nei negozi, di andare in casa di amici da soli!

la maddalena genova

E allora?

Molti, quasi tutte le botteghe espongono un avviso qui i bambini sono sicuri, volontari che indossano una giacca arancione pattugliano i vicoli pensando che la loro sola presenza scoraggi i malviventi e li persuada ad andare altrove, ma basterà?

I vicoli sono tanto stretti e, molti bui, ci si potrà fidare a lasciare che i bambini li percorrano da soli?

I volontari non sono in grado di sorvegliare contemporaneamente tutto quell’intrico di carruggi e dove sono assenti, anche temporaneamente ci sarà la sicurezza?

Nel mondo di oggi siamo circondati da pericoli dei quali siamo perfettamente consapevoli, non sempre l’orco si palesa, non sempre è riconoscibile, spesso si nasconde sotto vesti amiche, comprensive, con modi dolci e accattivanti, e allora?

Basteranno queste misure a rendere sicure le strade?

Io ho molti, moltissimi dubbi e non lascerei mio nipote circolare da solo neanche per un attimo, gli terrei stretta la mano e avrei, come al solito, gli occhi sempre fissi su di lui.

Prigioniero? No accompagnato.

Nonna Lì

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