Ultima modifica 24 Settembre 2020

Allattare è un gesto naturale. A volte però diventa impegnativo per vari motivi: non si trova la posizione giusta, il bambino non mangia a sufficienza e via dicendo.
Questo getta, ovviamente, nello sconforto la mamma.

Quando è stato il mio turno di iniziare ad allattare, avendo avuto da subito qualche difficoltà, ho pensato che forse non mi “ero preparata abbastanza” e che questa mia scarsa preparazione era quella che mi aveva portato ad avere i problemi che ho avuto.

La verità non è questa, ovviamente.
Con il tempo ho capito che non esiste una “scuola per imparare ad allattare”.
Come dicevo, è un gesto naturale che non si può certo imparare a tavolino.

Una volta che una donna decide di seguire questa strada è solo dentro di sé che trova la modalità migliore per percorrerla e a niente (o a poco) serve essersi documentata in precedenza o aver frequentato un corso pre parto, perché come agire lo si “impara sul campo”.

Però a volte ci sono degli oggetti che possono facilitare questo momento alla mamma perché, garantendole maggior comodità, possono anche facilitare un corretto avvio.

Il mio riferimento va al cuscino per l’allattamento.

Un oggetto che per me è stato quasi indispensabile nella mia prima esperienza di allattamento mentre non l’ho praticamente usato quando mi sono “ri-approcciata” con questa attività.

Infatti quando sono diventata mamma per la prima volta ho acquistato subito questo cuscino. Avevo ricevuto suggerimento da parte di amiche sulla sua utilità, e devo ammettere che anche le riviste di settore che avevo letto nel corso della gravidanza mi avevano fatto pensare che fosse un oggetto indispensabile.

cuscino per l'allattamento

E lo è stato perché con la prima figlia lo usavo ogni qualvolta lei mi chiedeva di essere allattata. Pensate che, molto spesso al termine della poppata su questo cuscino lei ci si addormentava e passavamo così un po’ del nostro tempo ed era anche un modo per me per rilassarmi.

Inoltre quando il bimbo non ha più solo pochi mesi il cuscino diventa utile per metterlo a giocare o a riposare appoggiandolo per terra, annodando le due estremità, il bimbo riesce cos , se sveglio, a guardarsi in giro e magari a giocare con qualcosa o con un adulto, oppure a dormire comodamente appoggiato sul cuscino.

Quando però i figli sono due (o di più) questo oggetto, secondo me, perde una parte della sua validità visto che il tempo passato ad allattare non può più essere infinito perché i figli a cui pensare nello stesso momento sono molteplici.

Se si sceglie di acquistare il cuscino per allattamento grande questo può essere utile anche negli ultimi mesi di gravidanza in quanto la donna lo può abbracciare nel corso della notte mettendosi su un fianco e inserendo un lato del cuscino sotto la testa e un altro sotto la coscia. In questo modo il cuscino accarezza la pancia e il sonno  viene sicuramente facilitato.

cuscino per l'allattamento

Durante l’allattamento, invece, è utile come sostegno per il bambino.

Gli permette di essere ad altezza seno, facilitando così il suo attacco e permettendo nel contempo alla mamma di non affaticare la schiena.

In commercio se ne trovano di diversi tipi. Ne esistono in pula di farro biologico, in cotone organico. In genere sono tutti sfoderabili (visto che può capitare che si sporchi con il rigurgito del bambino).
Io ne ho scelto uno in cotone, sfoderabile ‘grande’.
Sono stata contenta della scelta fatta perché mi ha permesso di usarlo per più scopi, non solo per l’allattamento della mia bimba ma anche per farla dormire e per farla giocare durante le sue prime esplorazioni del mondo.

La redazione del magazine. Nato nel maggio 2013, da marzo 2015, testata registrata al tribunale di Milano. Mamme di idee rigorosamente diverse commentano le notizie dell'Italia e del mondo, non solo mammesche.

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