Legge sui vaccini: inizia la scuola, ecco che succede

Ultima modifica 9 Gennaio 2020

-3, -2, – 1… Il conto alla rovescia per l’nizio della scuola è iniziato, anzi sta finendo. E noi eccoci a darvi info sui vaccini. Si, ancora una volta. E tutte le volte che cambieranno la legge sui vaccini.

Legge sui vaccini: inizia la scuola, ecco che succede.

vaccinazioni obbligatorie

Credevate di averne avuto abbastanza delle proteste dei no-vax? Diciamo che quest’inizio di anno scolastico potrebbe cominciare all’insegna di qualche voce contrariata a causa della legge sui vaccini.

Lo abbiamo già detto tante volte, ma è bene ricordarlo anche quest’anno.

Per far si che bambini e ragazzi possano frequentare regolarmente le scuole pubbliche italiane bisogna che essi siano in regola con il calendario riportato sulla legge sui vaccini emanata dall’allora Ministro della salute Lorenzin.

Secondo alcune stime però la percentuale di bimbi iscritti, soprattutto in età da asilo nido, non vaccinati potrebbe arrivare al 10%

E conseguentemente potrebbero ritrovarsi a non poter varcare il portone della scuola al suono della campanella nei prossimi giorni.

O, i genitori, venire multati con sanzioni che vanno dai 100 ai 500 euro.

Diverse sono le percentuali di alunni non vaccinati (4% dei bimbi iscritti senza vaccino anti-polio, il 5 senza anti-morbillo, che quasi raddoppiano se si parla di richiami successivi alla prima dose).

A peggiorare (se vuoi) la situazione il fatto che la legge varata dal precedente governo, caduto il mese scorso, che mirava ad allentare le maglie dell’obbligo vaccinale, è rimasta lettera morta nel cassetto di chissà quale dimissionario. E molti temono che non vedrà la luce con questo nuovo governo appena insediato.

Noi, per completezza di informazione, vi ricordiamo di seguito cosa dice la legge.

Entro il 10 giugno 2019 le Asl hanno restituito alle anagrafi regionali informatizzate gli elenchi vaccinali con le seguenti diciture:

  • “non in regola con gli obblighi vaccinali”.
  • “non ricade nelle condizioni di esonero, omissione o differimento”.
  • “non ha presentato formale richiesta di vaccinazione”.

Nei 10 giorni successivi i responsabili avrebbero dovuto invitare coloro non in regola a farlo.
Entro il 10 luglio questi avrebbero dovuto dimostrare di avere effettuato le vaccinazioni o motivare il non averlo fatto

Entro il 20 luglio 2019, i dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri di formazione professionale regionale e delle scuole private avrebbero dovuto trasmettere la documentazione fornita dai genitori. Questa avrebbe dovuto essere comunicata alle Asl, che avrebbero dovuto provvedere agli adempimenti di competenza.

Siamo arrivati a settembre.

vaccini obbligatori

Quello che è successo nelle varie Asl non ci è dato di saperlo, ma la legge parla chiaro.

Secondo l’articolo 1, comma 4, del decreto legge n. 73/2017. Riguardo all’iscrizione:.

per i servizi educativi per l’infanzia e le scuole dell’infanzia, incluse quelle private non paritarie, i minori risultanti “non in regola con gli adempimenti vaccinali”, i cui genitori non presentino documentazione idonea a dimostrare – viceversa – la regolarità della loro posizione, decadranno dall’iscrizione.

per gli altri gradi di istruzione e per i centri di formazione professionale regionale, la mancata presentazione della documentazione nei termini previsti non comporterà la decadenza dall’iscrizione. Né impedirà la partecipazione agli esami.

A breve dunque assisteremo all’inizio dell’anno scolastico. E certamente anche a qualche servizio giornalistico in tv che riparlerà della legge sui vaccini.

Vedremo se noi genitori italiani saremo stati bravi e ligi o quanti ancora vorranno far valere le loro ragioni e i loro dubbi sull’argomento.

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